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Addio a Maurizio Costanzo, l’inventore e il re del talk show

Morto questa mattina all’età di 84 anni. Costanzo è stato non solo un conduttore tv e giornalista ma anche scrittore, sceneggiatore, creatore di programmi televisivi e autore di testi musicali. Nel 1993 subì un attentato per Il suo impegno contro la Mafia

Addio a Maurizio Costanzo, l’inventore e il re del talk show

È morto all’età di 84 anni Maurizio Costanzo, giornalista, conduttore tv, autore, sceneggiatore. Lo notizia del decesso è stata comunicata dal suo ufficio stampa in mattinata.

Costanzo, nato a Roma il 28 agosto 1938, era sposato dal 1995 con Maria De Filippi. Dai tre precedenti matrimoni con Lori Sammartino, Flaminia Morandi e Marta Flavi aveva avuto due figli, mentre il terzo lo aveva adottato con la De Filippi. Dal 1982 conduceva lo storico programma “Maurizio Costanzo Show”, il talk show più longevo della storia italiana.

Amico del giudice Giovanni Falcone, che era ospite alle sue trasmissioni, Costanzo fu in prima linea nella lotta alla mafia. Il suo impegno lo portò ad essere un obiettivo della criminalità quando il 14 maggio 1993 subì un attentato fuori dal Teatro Parioli nel quale rimase miracolosamente illeso.

La carriera di Maurizio Costanzo

Maurizio Costanzo ha firmato decine di programmi radiofonici e televisivi, commedie teatrali e scritto anche testi musicali.

La sua carriera inizia nel 1956, a soli diciotto anni, come cronista nel quotidiano romano Paese Sera. Nel 1963 esordisce come autore radiofonico per uno spettacolo affidatogli da Luciano Rispoli. Nel 1966 è co-autore del testo di “Se Telefonando” portata al successo Mina. A partire dalla metà degli anni settanta è ideatore e conduttore di numerosi spettacoli televisivi. Decide di importare il format americano del talk in Italia: nel 1976 ottiene la popolarità con il Talk Show in Rai, Bontà loro. Nel 1982 lega il nome al Talk show che condurrà fino agli ultimi giorni. Il Maurizio Costanzo Show diventa un pilastro della TV nazionale dal quale emergono tanti personaggi tra cui Vittorio Sgarbi, Giobbe Covatta, Enrico Brignano e Fiorello. Celebre il suo “consigli per gli acquisti” per dare spazio alla pubblicità. Tra i programmi creati anche Buona Domenica.

Direttore del quotidiano popolare “L’Occhio” nel 1981 e poi del Tg della Rizzoli “Contatto”, è costretto a dimettersi dal giornale quando il suo nome compare nelle famose liste della loggia P2. Sceneggiatore di film per registi come Pupi Avati e Ettore Scola è stato il creatore del personaggio di Paolo Villaggio, Fracchia.

Autore di numerosi libri, tra i quali Chi mi credo di essere, E che sarà mai?, La strategia della tartaruga, Vi racconto l’Isis.

Grande tifoso della Roma, nell’estate del 2021 aveva anche ricoperto il ruolo di responsabile della comunicazione della società.

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