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Addio a Gianluigi Gabetti, una vita con gli Agnelli

Si è spento al San Raffaele di Milano, il manager torinese braccio destro dell’Avvocato e garante del controllo della famiglia sulla Fiat

Addio a Gianluigi Gabetti, una vita con gli Agnelli

Si è spento nella notte a Milano a 94 anni Gianlugi Gabetti, che per molti anni è stato stretto collaboratore di Gianni Agnelli.

Gabetti era nato a Torino il 29 agosto del 1924. Laureato in Giurisprudenza, ha iniziato a lavorare in Comit, per poi approdare in Olivetti, dopo aver incontrato Adriano Olivetti, che gli offrì di unirsi alla fabbrica di Ivrea.  A partire dal 1965 la responsabilità della OCA, la Olivetti Company of America, è stata nelle mani di Gabetti. Nel 1971, durante gli anni trascorsi a New York per il risanamento della Olivetti Corporation, ha conosciuto l’avvocato Agnelli, con cui istaura un rapporto di stima reciproca e che lui stesso definisce l’incontro più importante della sua vita e che lo porta a tornare in Italia come direttore generale dell’Ifi, cassaforte di famiglia. Nel tempo Gabetti è stato presidente Ifi, numero uno di Exor, vicepresidente della Fiat. Dopo 40 anni accanto ad Agnelli, Gabetti è rimasto custode delle realtà finanziarie della famiglia e ha lavorato insieme a Franzo Grande Stevens per l’avvento di John Elkann alla testa del gruppo torinese e l’arrivo di Sergio Marchionne alla guida operativa della Fiat, superando le difficoltà seguite alla morte di Umberto Agnelli e la crisi finanziaria del gruppo Fiat.

Con l’addio a Gabetti, che arriva dopo la morte avvenuta in febbraio di Marella Caracciolo, moglie di Gianni Agnelli, e la scomparsa di Marchionne del luglio 2018, si chiude un capitolo importante per la famiglia Agnelli e per la Fiat.

I funerali, secondo quanto riportano fonti vicine alla famiglia Agnelli, si svolgeranno in forma privata. È prevista una messa di trigesimo pubblica alla Chiesa della Consolata di Torino in un data ancora da stabilire.

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