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Accadde Oggi: il 19 gennaio 1983 Apple presenta Lisa, primo personal computer con mouse e interfaccia grafica. Fu un flop commerciale

Lisa fu venduto al prezzo di 9.995 dollari. In tre anni vendette solo 10 mila unità. Il suo posto fu preso dal primo Macintosh. Lisa pagò il fatto di essere troppo innovativo per il tempo e soprattutto la lentezza del sistema operativo. Oggi è un pezzo da collezione e un esemplare perfettamente funzionante può costare 50 mila euro

Accadde Oggi: il 19 gennaio 1983 Apple presenta Lisa, primo personal computer con mouse e interfaccia grafica. Fu un flop commerciale

41 anni fa, il 19 gennaio 1983, veniva presentato al pubblico Lisa, il primo avveniristico personal computer di Apple dotato di un’interfaccia grafica (GUI) e mouse. Lisa entro in commercio a giugno ’83 al considerevole prezzo di 9.995 dollari e rimase in circolazione fino al 1985. Fu un flop commerciale. In tre anni, Apple vendette solo 10.000 unità di Lisa, a fronte di un investimento stimato di circa 150 milioni di dollari. Nel 1989 l’azienda di Cupertino si liberò addirittura di circa 2700 computer Lisa invenduti, scaricandoli in una discarica a Logan (Utah) pur di ottenere una detrazione fiscale sull’inventario invenduto.

Oggi, invece, grazie al successo di Apple e al ricordo di Steve Jobs, Lisa è diventato un computer da collezione. Un Apple Lisa perfettamente funzionante può raggiungere un valore superiore a 50 mila euro.

Apple Lisa: l’origine del nome

Lisa è il primo progetto significativo della Apple che riflette chiaramente la visione di Steve Jobs, già nel nome. Sebbene ufficialmente acronimo di “Local Integrated Systems Architecture“, i progettisti interni lo ribattezzarono sarcasticamente come “Invented Stupid Acronim”. In realtà, il nome era un omaggio alla figlia di Jobs, Lisa Brennan. Di Lisa, Jobs negò la paternità per un lungo periodo, forse influenzato dal suo passato personale, e fu forse per questo senso di colpa che portò a dare questo nome ad un progetto che voleva stabilire nuovi standard nell’industria dei computer.

Il progetto e la nascita di “Lisa”

Il progetto Lisa, avviato nel 1978, fu influenzato dalle innovazioni del progetto Alto del Xerox PARC. Steve Jobs aveva visto che cosa avevano fatto a Palo Alto e lo voleva anche alla Apple, migliorando il progetto.

L’obiettivo di Jobs era di creare un computer avanzato, dotato di un processore a 32 bit (Motorola 68000), una scelta innovativa rispetto ai 8 bit di Apple 2 e 3. Questa decisione implicava funzionalità avanzate e una user experience unica, caratterizzata da un’interfaccia grafica simile a una scrivania, mouse, icone e finestre, mantenendo un costo inferiore a 2000 dollari. L’interfaccia grafica del Lisa nacque da un accordo tra Apple e Xerox, permettendo agli ingegneri Apple di visitare lo Xerox PARC in cambio di un finanziamento anticipato della Xerox alla Apple nel 1979.

Jobs individuò nella figura di Bill Atkinson il programmatore incaricato di realizzare la sua visione. Ma, il capo-progettista John Couch e altri membri del team si lamentarono delle interferenze di Jobs nel loro lavoro, portando Michael Scott e Mike Markkula ad allontanarlo dal progetto Lisa, esautorandolo da qualsiasi ruolo operativo.

Fu allora che Jobs si buttò nel progetto del Macintosh, definendo Lisa “una schifezza”.

Apple Lisa: le caratteristiche

Il Lisa era un computer dedicato all’utenza professionale, caratterizzato da un’interfaccia grafica all’avanguardia per l’epoca con con mouse, icone e finestre. Era equipaggiato con un processore Motorola 68000, 1 MB di RAM e floppy disk drive “Twiggy”, e poteva utilizzare un disco rigido esterno ProFile da 5 MB. Il computer, destinato all’uso in ufficio, richiamava concettualmente lo Xerox Star, ma si differenziava per essere commercializzato anche per l’uso domestico.

Il sistema operativo del Lisa, chiamato Lisa OS, offriva funzionalità avanzate come il multitasking cooperativo e il supporto per la memoria virtuale. Il computer includeva anche un gruppo di programmi per l’ufficio chiamato Workshop che includeva il LisaWrite (word processing), LisaCalc (foglio di calcolo), LisaGraph (generatore grafici), LisaList (minicad), LisaProject (organizer), LisaDraw (disegno), LisaTerminal (comunicazione).

Nonostante le sue innovazioni, però, il Lisa risultava lento (a causa del sistema operativo), un aspetto che sarebbe stato migliorato successivamente con l’evoluzione del sistema operativo.

Nel 1984, Apple ha rilasciato il Lisa 2, che presentava miglioramenti come un floppy disk da 3,5″ e un prezzo ridotto rispetto al modello originale. Nel 1985, la linea del Lisa è stata interrotta, con il Macintosh che ha preso il sopravvento nel panorama informatico.

Il Lisa 2 è stato anche commercializzato come Macintosh XL, consentendo ai programmi originariamente scritti per Macintosh di funzionare attraverso un emulatore.

Apple Lisa: i motivi del flop commerciale

Il Lisa rappresentò il più grande insuccesso commerciale di Apple dai tempi dell’Apple III. Il prodotto era troppo innovativo per il suo tempo e non fece breccia tra gli utenti. Il Lisa affrontò tre principali ostacoli. In primo luogo, la sua lentezza: il sistema operativo Lisa OS supportava il concurrence multitasking e l’utilizzo della memoria virtuale (termini ancora nuovi per il tempo) che portava ad un utilizzo massiccio di tutte le risorse del sistema. In secondo luogo, il prezzo di vendita elevato di quasi 10.000 dollari. Così gli acquirenti lo consideravano costoso e relativamente lento, preferendo le macchine di IBM e dei concorrenti, più economiche nonostante un’interfaccia più complessa e limitata. A quel tempo, 96 kB di RAM erano considerati eccessivi per la maggior parte degli utilizzi. La generosa dotazione del Lisa venne vista come uno spreco di risorse, e la sua lentezza non si adattava alle aspettative di chi spendeva 10.000 dollari per un computer, cercando velocità anziché innovazione concettuale. Infine l’ultima problematica fu la mancanza di supporto per lo sviluppo di software di terze parti.

La fine definitiva di Lisa avvenne nel 1984 con il lancio del Macintosh, che incorporava un’interfaccia a icone e il mouse.

Nonostante il suo fallimento commerciale, il Lisa trovò utilizzo in molte grandi aziende, che dotarono i loro uffici principali di uno o due Lisa da condividere tra gli impiegati. Anche se il software disponibile era limitato, in combinazione con una stampante ad aghi, il Lisa consentiva la creazione di documenti ben impaginati e graficamente avanzati, quando altri computer non erano in grado di farlo.

Un pezzo da collezione

Oggi, Apple Lisa è uno dei pezzi più ambiti dai collezionisti, soprattutto se perfettamente funzionante. Nel 2017 un esemplare è stato venduto all’asta in Germania per 50.300 dollari. Si stima che vi sono meno di 70 Apple Lisa ancora in circolazione.

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