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ACCADDE OGGI – 88 anni fa la storica condanna di Al Capone

Il 17 ottobre del 1931 una giuria popolare giudicò colpevole il leggendario boss italo-americano per evasione fiscale: fu incarcerato all’età di soli 32 anni e morì a 48 anni.

ACCADDE OGGI – 88 anni fa la storica condanna di Al Capone

Il “nemico pubblico numero uno”, come venne definito dalla stampa americana, il mafioso più famoso della storia, simbolo dei gangster italo-americani, alla fine fu incastrato per una “banale” evasione fiscale. Accadde proprio oggi, 88 anni fa: il 17 ottobre del 1931 una giuria popolare giudicò colpevole Al Capone per evasione fiscale (accogliendo in realtà solo una parte delle imputazioni) e lo condannò a undici anni di carcere ed a una pesante multa di 50.000 dollari.

Quel giorno iniziò dunque la parabola discendente di un personaggio diventato leggendario: all’età di appena 32 anni Capone finì così in carcere, prima nel penitenziario di Atlanta, in Georgia, dove ebbe un trattamento di favore e potè continuare in parte a seguire i propri interessi; poi, dal 1934, il boss nato nel 1899 a Brooklyn da una famiglia di emigrati originari di Castellammare di Stabia fu trasferito nel nuovo e temutissimo carcere di Alcatraz, dove ricevette un trattamento più duro, e tutti i contatti con l’esterno vennero così interrotti.

Nel 1938 i medici diagnosticarono ad Al Capone una forma di sifilide, contratta in età giovanile, e lo fecero ricoverare nella sezione ospedale di Alcatraz, dove trascorse tutto l’anno. Infine, nel novembre 1939, Capone tornò in libertà, dopo che la sua condanna era stata ridotta a sei anni e cinque mesi per buona condotta e per crediti di lavoro in carcere. Ma ormai le sue condizioni di salute erano compromesse e morì pochi anni dopo, nel 1947 a Miami, all’età di soli 48 anni.

Capone entrò nel mondo della criminalità molto giovane, dopo aver abbandonato la scuola all’età di undici anni. Da ragazzo esordisce come buttafuori e barista ed è lì che gli viene attribuito il soprannome di Scarface, lo “sfregiato”, soprannome che nel 1983 ispirerà un fortunato film con Al Pacino che ne rievoca la figura pur attraverso quella fittizia di Tony Montana, immigrato cubano. La storia del boss italo-americano ha ispirato anche altre pellicole, tra cui The Untouchables – Gli intoccabili, incentrata sull’opera degli agenti federali che riuscirono a neutralizzarlo. Dal 2010 al 2014 è stato interpretato dall’attore inglese Stephen Graham nella serie televisiva Boardwalk Empire, prodotta da Martin Scorsese.

Nonostante fosse inserito da tempo nella lista dei criminali pericolosi dell’FBI, per incastrarlo fu appunto necessario esaminare tutte le transazioni finanziarie dei soci di Capone, comprese quelle rivelatesi poi decisive sul traffico di alcolici, che all’epoca era vietato in base al Volstead Act, la legge sul proibizionismo. Il 6 ottobre 1931 Capone si presentò in un tribunale federale per l’inizio del suo processo; i suoi sodali si erano procurati l’elenco dei potenziali giurati popolari e cominciarono a corromperli con ogni mezzo possibile, ma all’ultimo momento la giuria fu sostituita da una completamente nuova, che venne messa sotto protezione. Questa giuria lo condanno, il 17 ottobre di 88 anni fa.

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