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ACCADDE OGGI – 47 anni fa l’attentato alle Olimpiadi di Monaco

Il 5 settembre del 1972 avvenne uno degli attentati terroristici che più segnò la storia del dopoguerra: quello della organizzazione palestinese Settembre Nero che assalì gli atleti israeliani durante le Olimpiadi di Monaco – Il bilancio fu tragico: 17 morti

ACCADDE OGGI – 47 anni fa l’attentato alle Olimpiadi di Monaco

E’ passato quasi mezzo secolo, per la precisione 47 anni oggi, da uno degli eventi terroristici che hanno maggiormente segnato la storia del dopoguerra: l’attentato alle Olimpiadi di Monaco del 1972. Era infatti il 5 settembre del ’72 quando un commando dell’organizzazione terroristica palestinese Settembre Nero irruppe negli alloggi destinati agli atleti israeliani del villaggio olimpico della città bavarese, uccidendo subito due atleti che avevano tentato di opporre resistenza e prendendo in ostaggio altri nove membri della squadra olimpica di Israele. Un successivo tentativo di liberazione da parte della polizia tedesca portò alla morte di tutti gli atleti sequestrati (quindi 11 in totale), di cinque fedayn e di un poliziotto tedesco.

Un evento tragico, che sconvolse non solo il mondo dello sport ma tutta la comunità internazionale, anche per il suo significato negli equilibri geopolitici. La Germania infatti stava per la prima volta ospitando un grande evento, che doveva ridarle lustro dopo la disfatta nella seconda guerra mondiale: proprio in virtù di questo, e cioè per non rievocare il terrore e la violenza del regime nazista, i Giochi furono organizzati in un’atmosfera rilassata e gioiosa, e fu volutamente deciso di mantenere la sicurezza a livelli molto bassi. Inoltre, quelli erano gli anni dell’intensificazione delle tensioni in Medio Oriente: Yasser Arafat era stato da poco nominato, nel 1969, leader dell’OLP (Organizzazione per la Liberazione della Palestina), e nel 1970 finì a capo anche dell’ALP, forza armata regolare dell’OLP, strutturata su 3 brigate addestrate sul suo territorio dalla Siria.

Arafat ufficialmente prese le distanze dall’azione del Settembre Nero, ma si sospettò che i terroristi di Monaco fossero strettamente legati al gruppo Al-Fath, fondato negli anni ’60 e considerato molto vicino al leader palestinese. Abu Dawud, uno dei membri del commando, sostenne infatti che Arafat fosse stato informato del piano e che, benché egli non avesse preso parte alla pianificazione, avesse tuttavia dato il suo assenso.

Il pretesto per un’azione terroristica spettacolare e poi conclusasi tragicamente fu teoricamente fornito dalla lettura della notizia, riportata da un giornale arabo, secondo cui il Comitato Olimpico Internazionale non aveva nemmeno degnato di risposta la richiesta avanzata dalla Federazione Giovanile della Palestina di poter partecipare con una propria delegazione ai giochi olimpici estivi di Monaco. Il commento di Abu Mohammed, dirigente di Settembre Nero, fu: “Se non ci permettono di partecipare ai Giochi olimpici, perché non proviamo a prendervi parte a modo nostro?”. L’idea divenne subito un’operazione a cui fu dato il nome di “Biraam” e “Ikrit”, due villaggi palestinesi i cui cittadini furono evacuati dagli israeliani nel 1948. Il piano dell’azione fu tra l’altro discusso a Roma, in un bar di piazza della Rotonda, da Abu Mohammed con altri due esponenti.

L’orribile attentato scatenò poi inevitabili conseguenze, con un’escalation di tensione che ancora oggi non si sono del tutto placate tra Israele e mondo arabo. Mentre le Olimpiadi, dopo una giornata di lutto, ripresero ad andare avanti, i corpi dei terroristi uccisi furono trasportati in Libia dove ricevettero gli onori militari. I tre terroristi superstiti furono invece curati e incarcerati in Germania. Non tardò ad arrivare la rappresaglia israeliana: l’8 settembre l’aviazione israeliana effettuò una serie di raid aerei su basi dell’OLP in Libano e Siria, e pochi mesi dopo il Governo di Tel Aviv varò una serie di operazioni condotte da gruppi militari e paramilitari, volte all’eliminazione fisica di alcuni alti esponenti palestinesi sospettati di essere coinvolti a vario titolo nel massacro di Monaco.

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