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Lavoratori, la partecipazione nella gestione delle aziende è cosa fatta: il Senato ha detto sì

La partecipazione dei lavoratori nella gestione delle aziende è cosa fatta: dal Senato è arrivato il sì definitivo, con 85 sì, 21 no e 28 astenuti. Ecco cosa prevede il disegno di legge

Lavoratori, la partecipazione nella gestione delle aziende è cosa fatta: il Senato ha detto sì

La partecipazione dei lavoratori nella gestione delle aziende è cosa fatta: dal Senato è arrivato il sì definitivo, con 85 sì, 21 no e 28 astenuti. Il disegno di legge individua e classifica le diverse forme di partecipazione dei lavoratori alla gestione dell’impresa. Eccole.

  • Partecipazione gestionale: comprende le varie forme di collaborazione dei lavoratori alle scelte strategiche dell’impresa.
  • Partecipazione economico-finanziaria: prevede la partecipazione dei lavoratori ai profitti e ai risultati dell’impresa, anche attraverso strumenti di partecipazione al capitale, tra cui l’azionariato in sostituzione dei premi di risultato.
  • Partecipazione organizzativa: riguarda le modalità di coinvolgimento dei lavoratori nelle decisioni relative alle diverse fasi produttive e organizzative dell’impresa.
  • Partecipazione consultiva: avviene tramite l’espressione di pareri e proposte sulle decisioni che l’impresa intende adottare.

La legge conclude una iniziativa della Cisl, che aveva raccolto 400 mila firme, mentre Cgil e Uil non hanno partecipato, ritenendo questa legge un ostacolo al sistema delle relazioni industriali. La legge prevede anche incentivi fiscali per favorire la partecipazione dei lavoratori alla gestione dell’impresa. In particolare, per quanto riguarda la distribuzione degli utili, si stabilisce che, se corrisposti in esecuzione di contratti collettivi, siano soggetti a un’imposta sostitutiva del 5%, con un limite massimo di 5.000 euro lordi. Tuttavia, questa misura sarà valida solo per il 2025.

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