Condividi

Open Fiber: ambiente, missione sociale e territorio i pilastri al centro della sostenibilità

La società, controllata dalla Cassa depositi e prestiti (Cdp), ha pubblicato il suo terzo Report di Sostenibilità: attenzione allo sviluppo delle comunità locali, pari opportunità e crescita delle persone, risparmio energetico sono i pilastri della sua strategia

Open Fiber: ambiente, missione sociale e territorio i pilastri al centro della sostenibilità

Open Fiber, controllata dalla Cassa depositi e prestiti (Cdp) e principale operatore che si occupa della realizzazione dell’infrastruttura in fibra FTTH (Fiber To The Home, fibra fino a casa), ha pubblicato il suo terzo Report di Sostenibilità, nel quale descrive l’approccio al business dell’azienda e il contributo all’innovazione tecnologica e alla creazione di valore condiviso sia attraverso la realizzazione di un’infrastruttura all’avanguardia, sia attraverso le relazioni con territori e comunità, istituzioni, partner e fornitori, università e centri di ricerca.

Al 2022 coperte 15,5 milioni di unità immobiliari

A fine 2022 Open Fiber ha coperto 15,5 milioni di unità immobiliari (di cui 13 milioni in FTTH e 2,5 in FWA) con la rete a banda ultra larga. L’infrastruttura ad altissime performance della società può fornire un contributo concreto nel raggiungimento degli SDG ((Sustainable Development Goals), i 17 Obiettivi di sviluppo sostenibile al 2030 delle Nazioni Unite, grazie alla sua innovazione e tecnologia per l’ambiente, alla sua abilitazione di servizi innovativi, all’investimento nella crescita delle persone come motore della strategia di sostenibilità e alla gestione responsabile del business.

Attenzione alla sostenibilità ambientale e energetica

Rispetto alle reti tradizionali in rame, la rete di Open Fiber rappresenta un salto di qualità sia in termini di sostenibilità ambientale che energetica. L’azienda adotta modalità di posa della fibra ottica a basso impatto sul territorio. Dove è possibile, viene privilegiato il riutilizzo di infrastrutture esistenti, realizzando scavi con tecniche il meno possibile invasive (come la minitrincea, microtrincea, no-dig), riducendo sia la quantità di materiali utilizzati sia i rifiuti prodotti. Nelle aree rurali è stato riutilizzato fino all’80% delle infrastrutture esistenti minimizzando così l’impatto ambientale e i disagi nel territorio. Anche nella fase di funzionamento della rete, vi è attenzione all’ambiente, attraverso l’implementazione di soluzioni di efficientamento energetico e di riduzione delle emissioni. Nel 2022 il 100% dell’energia elettrica acquistata dall’azienda è proveniente da fonti rinnovabili. Una soluzione che ha consentito di evitare oltre 15 mila tonnellate di CO2.

Ruolo da protagonista nella trasformazione digitale del Paese

Open Fiber sta giocando un ruolo determinante nella trasformazione digitale del Paese. L’azienda si ritiene responsabile verso tutti gli stakeholder, in particolare i territori e le comunità che soffrono maggiormente il divario digitale. Altro punto cardine per l’azienda è la centralità delle persone. Numerose sono state le iniziative di Welfare e Diversity, Equity & Inclusion, di lavoro a distanza, di prevenzione dei rischi e salvaguardia della sicurezza sul luogo di lavoro. Nel 2022, il numero di persone che lavorano in Open Fiber ha raggiunto quota 1.571, con oltre 400 assunzioni di cui il 35% donne. A livello di formazione sono state erogate oltre 57 mila ore.

L’impegno di Open Fiber nel campo della sostenibilità e nell’implementazione di politiche e prassi per la gestione dei temi ESG (ambientali, sociali e di governance), è stato anche confermato all’inizio del 2023 con l’ottenimento della Certificazione ESG da SGS, società specializzata nei servizi di ispezione, verifica, analisi e certificazione.

Open Fiber è un’azienda sostenibile, non solo da un punto di vista ambientale ed economico, ma anche sociale. In particolare, nei borghi e nelle aree più isolate, dove i cittadini devono poter essere in grado di usufruire dei servizi digitali più avanzati, esattamente come gli abitanti delle grandi città. L’infrastruttura che stiamo realizzando in tutta Italia è un driver di sviluppo per le comunità, le Pubbliche Amministrazioni e le attività produttive, dal turismo all’industria 4.0 fino al monitoraggio dei territori e all’agricoltura smart. Inoltre, in un momento di particolare attenzione ai temi energetici, non bisogna dimenticare che la fibra ottica è una tecnologia di per sé green che consente di risparmiare oltre l’80% di energia rispetto all’utilizzo delle reti in rame” ha commentato Mario Rossetti, Amministratore delegato di Open Fiber.

Commenta