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Acea: nel primo trimestre ricavi +28% e utile netto +20%. “Non abbiamo attività in Russia né in Ucraina”

Il risultato netto è dovuto principalmente all’effetto dell’operazione di deconsolidamento delle società fotovoltaiche – Confermata la guidance 2022

Acea: nel primo trimestre ricavi +28% e utile netto +20%. “Non abbiamo attività in Russia né in Ucraina”

Acea chiude il primo trimestre con ricavi a 1,193 miliardi (+28% rispetto al primo trimestre 2021), ebitda a 318 milioni di (+2%) ed utile netto del gruppo a 99 milioni (+20%), essenzialmente dovuto all’effetto dell’operazione di deconsolidamento delle società fotovoltaiche. A fine marzo, infatti, Acea ha perfezionato il closing dell’accordo per la cessione a Equitix di una quota di maggioranza di una holding fotovoltaica in cui sono stati conferiti gli asset fotovoltaici già in esercizio o in via di connessione alla rete in Italia.

Confermata la guidance per il 2022: aumento dell’Ebitda compreso tra il 2% e il 4% rispetto al 2021, investimenti sostanzialmente in linea con il 2021, indebitamento finanziario netto compreso tra 4,2 e 4,3 miliardi.

Acea ricorda che Arera il 26 aprile ha approvato la Delibera che definisce, per la prima volta, il meccanismo incentivante della qualità tecnica per il servizio idrico integrato relativo agli anni 2018 e 2019. Le società idriche del Gruppo Acea consolidate integralmente ottengono una premialità pari a circa 26 milioni di euro.

“In uno scenario caratterizzato da grandi incertezze sulle prospettive economiche e di sviluppo del Paese, dovute principalmente alle tensioni internazionali, il Gruppo Acea conferma, sulla base del recente andamento operativo, risultati in linea con le aspettative e con la guidance per l’anno in corso” ha commentato Giuseppe Gola, amministratore delegato della società.

Il tax rate al 31 marzo 2022 è pari al 30%, in linea con il corrispondente periodo dell’anno precedente. Gli investimenti realizzati nei primi tre mesi del 2022 sono pari a 222,4 milioni in leggera riduzione rispetto ai 228,7 milioni dell’anno precedente (-2,8%).

L’indebitamento finanziario netto del gruppo diminuisce di 98,1 milioni, passando da 3.988,4 milioni del 31 dicembre 2021 a 3.890,3 milioni del 31 marzo 2022, influenzato positivamente dall’operazione di cessione di una quota di maggioranza degli asset fotovoltaici di Acea (circa 150 milioni di Euro) e dal miglioramento del capitale circolante.

Acea: “Non abbiamo attività in Russia né in Ucraina”

Il gruppo Acea, si legge nel comunicato sul trimestre in merito all’evoluzione prevedibile della gestione, “non dispone di attività produttive in Russia, in Ucraina o in Paesi geopoliticamente allineati con la Russia e non ha rapporti diretti con società di diritto russo ovvero ucraino comunque interessate dal conflitto. Con riferimento alle società di vendita del Gruppo, si evidenzia che il rischio diretto di prezzo e volume delle commodity è stato gestito grazie alle policy di gestione del rischio commodity”.

Tuttavia, prosegue il comunicato, “non è escluso che il perdurare dell’attuale scenario di crisi possa provocare ulteriori tensioni nel mercato elettrico con effetti di crescita dei prezzi dell’energia, soprattutto nel servizio di maggior tutela esposto ai mercati spot, con un conseguente possibile deterioramento delle perfomance di incasso delle società. Il management è impegnato nel monitorare la situazione sui mercati internazionali e sulle forniture di gas e proseguirà, nel corso dei prossimi mesi, l’ attività di analisi sull’andamento dei prezzi delle materie prime nonchè sull’andamento del credito che allo stato attuale non rappresentano comunque elementi di criticità”.

Infine, “con riferimento alle materie prime, oltre a monitorare gli equilibri sulla base delle previsioni di vendita a prezzo fisso e variabile, le società del Gruppo ricorrono solo a controparti di primario standing che soddisfino i requisiti previsti dalle proprie procedure di rischio commodity e controparte”.

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