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Bonus dispositivi anti-abbandono: come fare domanda

Dal 20 febbraio si può presentare domanda per il bonus sui dispositivi anti-abbandono – A chi spetta? Come richiederlo? Importo? Ecco tutto ciò che c’è da sapere

Bonus dispositivi anti-abbandono: come fare domanda

Da giovedì 20 febbraio è possibile fare domanda per il bonus sui dispositivi anti-abbandono che lo Stato ha messo a disposizione delle famiglie che devono acquistare sistemi o seggiolini a norma per le auto su cui viaggiano i loro bambini. Ricordiamo infatti che il 7 novembre 2019 è entrato in vigore l’obbligo per chi trasporta minori sotto i 4 anni di dotarsi di dispositivi anti-abbandono capaci di segnalare la presenza del bambino in auto. Dal prossimo 6 marzo chi non si sarà messo in regola rischierà multe salate.

DISPOSITIVI ANTI-ABBANDONO: COSA ACQUISTARE

Chi ha già un “vecchio” seggiolino non è obbligato a comprarne uno di nuova generazione, spendendo centinaia di euro, ma ha la possibilità di acquistare dispositivi anti-abbandono da integrare al seggiolino che già possiede. Si tratta, nella maggior parte dei casi, di cuscini da appoggiare sul seggiolino che si attivano con il peso del bambino. Si possono trovare nei negozi fisici che vendono prodotti per i più piccoli o anche online.

Il ministero dei Trasporti non ha fornito specifiche troppo stringenti, ma bisogna essere certi che il dispositivo che si acquista possieda determinate caratteristiche:

  • certificato di conformità rilasciato dal produttore;
  • attivazione automatica dei segnali anti-abbandono (significa che il genitore non deve dover attivare il dispositivo di volta in volta, collegandolo all’accendisigari, premendo un pulsante, o compiendo qualsiasi altra azione manuale, ma è il sistema a dover partire in maniera automatica nel momento in cui il bambino viene posto sul seggiolino)
  • il sistema anti-abbandono deve inviare segnali visivi e acustici o segnali visivi e di vibrazione in grado di essere sentiti sia all’interno che all’esterno della macchina.
  • in alternativa il dispositivo deve avere un sistema di comunicazione automatico che invia messaggi o chiamate allo smartphone del genitore, avvertendolo del pericolo.

DISPOSITIVI ANTI-ABBANDONO: IL BONUS

Allo scopo di aiutare le famiglie, lo Stato ha messo a disposizione un bonus per l’acquisto di questi dispositivi. L’importo del contributo statale arriva a un massimo di 30 euro e viene erogato sotto forma di buono spesa elettronico associato al codice fiscale del bambino. Se il dispositivo scelto costa di meno, l’ammontare del bonus si riduce, se invece costa di più, la spesa eccedente è a carico della famiglia.

Per ottenere il bonus bisogna presentare un’apposita domanda e i soldi ricevuti dovranno essere spesi entro un mese dalla richiesta.

Chi vuole usufruire del bonus è meglio che non perda tempo: lo Stato ha messo a disposizione solo 2 milioni di euro, dunque è probabile che non tutti i potenziali beneficiari riescano a riceverlo. Quando le risorse stanziate saranno esaurite, la spesa diventerà totalmente a carico della famiglia.

COME FARE DOMANDA

Il bonus deve essere richiesto da uno dei genitori o da chi esercita la responsabilità genitoriale sul bambino. L’obbligo, come detto, riguarda i minori sotto i quattro anni.

Per fare domanda è necessario avere le credenziali SPID (quindi chi non le ha deve sbrigarsi a richiedere anche quelle) e registrarsi sulla piattaforma informatica Sogei presente sul sito Sogei o su quello del ministero dei Trasporti.

Dopo aver effettuato la registrazione, occorre inserire i dati richiesti: nome, cognome e codice fiscale del del bambino per cui si intende comprare il dispositivo. Il sistema verificherà i dati e concederà la somma a chi ne ha diritto.

CHI HA GIÀ ACQUISTATO UN DISPOSITIVO HA DIRITTO A UN RIMBORSO

Le persone che hanno acquistato un dispositivo anti-abbandono hanno la possibilità di chiedere un rimborso della spesa a condizione che la richiesta venga inviata entro 60 giorni dal 20 febbraio. Anche in questo caso infatti si deve presentare una domanda sulla piattaforma informatica Sogei.

Oltre all’iter sopra indicato, chi chiede il rimborso deve allegare una copia dello scontrino o della fattura emessa al momento dell’acquisto e fornire le coordinate Iban su cui accreditare la somma. Se la richiesta viene accettata il rimborso è erogato entro 15 giorni.

DAL 6 MARZO LE MULTE

L’obbligo di avere un dispositivo anti-abbandono è scattato il 7 novembre. Il ministero dei trasporti ha deciso di dare alle famiglie quattro mesi di tempo per conformarsi alle nuove regole. Dal 6 marzo però chi non l’ha ancora fatta rischia multe salate.

Le sanzioni previste vanno da a 81 a 326 euro. Se si paga entro 5 giorni l’importo si riduce a 56,70 euro. Si prevede inoltre la decurtazione di 5 punti dalla patente.

SITO DEL MINISTERO IN TILT

Mentre scriviamo il sito del ministero dei Trasporti è andato in tilt. Troppi gli accessi e la mole di richieste arrivate. Rispondendo al Corriere della Sera, fonti dal ministero hanno rassicurato che “oggi la piattaforma sarà attiva solo per la registrazione degli esercenti. Verrà aperta a chi vorrà richiedere il bonus solo da domani”.

Fonte: Mit.gov.it

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4 thoughts on “Bonus dispositivi anti-abbandono: come fare domanda

  1. Yanet Duquesne Barrios · Edit

    Buongiorno, Ho richiesto il bonus dispositivo 15 giorni fa, e ancora non mi è arrivato niente il soldi, COME MAI, si hanno detto in 15 giorni ti lo mettono nel conto corrente

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  2. Buonasera, io ho richiesto il rimborso 14 giorni fa.. Dovrebbe essere tutto corretto ma nel caso in cui domani non riceva ancora l addebito mi esce nella domanda se é ancora in corso o se non é valida?

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  3. Salve, aihmè è vero che le persone sono stressate e che rischiano di dimenticare i bambini in auto anche se sembra assurdo. Ma visto che ormai è legge non vedo il motivo per non accettarlo e acquistare un dispositivi anti abbandono, magari su amazon, ho trovato un sito dove raccolgono i migliori dispositivi anti abbandono disponibili. Inoltre adesso si pò richiedere anche il bonus statale di 30€ ma non ricordo il link. Grazie per l’approfondimento.

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