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Asta di Fotografia, tutto venduto per Jodice e Basilico

Tra i successi dell’asta si segnala la vendita di tutti gli scatti di Mimmo Jodice e Gabriele Basilico. Sette i telefoni in gara, accompagnati da una sala gremita per aggiudicarsi a 7.500,00 € l’opera di Jodice, Atleti dalla “Villa dei Papiri”, 1985 che partiva da una stima minima di 1300 euro.

Asta di Fotografia, tutto venduto per Jodice e Basilico

Si è chiusa con 325.925,00 € di battuto, 64% dei lotti venduti e 118,4% in valore, la prima asta del Dipartimento di Fotografia – Il Ponte Casa d’Aste –  diretto da Silvia Berselli. “Qualità e varietà nell’offerta sono stati premianti. Poteva sembrare azzardato affiancare fotografia di ricerca e fotogiornalismo, inserire piccoli lotti, ma la fotografia ha questo di bello: è un linguaggio poliedrico, comunicativo, solo apparentemente facile. Gli autori che sanno utilizzarla con sensibilità possono contare su collezionisti curiosi e preparati”, queste le parole dell’esperta.

In gara per aggiudicarsi i 255 lotti all’incanto, la sala gremita, numerosi telefoni e il pubblico online, con percentuali molto elevate di clientela estera: dai collezionisti americani e asiatici, a quelli tedeschi ed inglesi.

Top lot dell’asta Mimesi, 1975 di Michele Zaza, aggiudicato per 15.000,00 €, seguito da Fukase Masahisa con il primo Yoko venduto a 13.750,00 € e il secondo a 7.500,00 €.

Il fotografo giapponese, vera rivelazione dell’asta, conferma l’interesse del pubblico per la fotografia di ricerca e affida a una nicchia di intenditori una delle aggiudicazioni migliori.

L’interesse per gli italiani trova conferma nelle aggiudicazioni delle opere di Luigi Ghirri che raggiunge 7.500,00€ con Versailles, 1985 e Rimini, della serie Ailati 1977, aggiudicata alla medesima cifra.

Raddoppia, invece, la stima massima dello scatto di Mario Giacomelli Io non ho mani che mi accarezzino il volto della serie “Pretini”, venduto a 6.250,00 €.

Tra i nomi internazionali in catalogo, ottime aggiudicazioni sono state registrate per Roni Horn(lotto 231, battuto a 7.500,00 €) e Candida Hofer (lotto 232, battuto a 6.250,00 €).

Un debutto positivo per il neonato dipartimento che riconferma l’interesse e il fermento che il settore sta vivendo e l’ottima scelta della direttrice che è riuscita costruire una vendita in grado di assecondare una vasta gamma di gusti e stili senza rinunciare alla qualità e singolarità dei pezzi selezionati.

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