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730 precompilato, ecco a chi interessa

Per il primo anno di avvio sperimentale del progetto, la dichiarazione precompilata sarà proposta soltanto ai lavoratori dipendenti e ai pensionati che soddisfano due requisiti – Restano fuori le partite Iva.

730 precompilato, ecco a chi interessa

Sono quasi venti milioni gli italiani che fra circa due mesi dovranno controllare il nuovo 730 precompilato. Una platea ampia, ma che non comprende tutti. Chi l’anno scorso aveva una partita Iva, ad esempio, resta fuori. Per il primo anno di avvio sperimentale del progetto, la dichiarazione precompilata sarà proposta soltanto ai lavoratori dipendenti e ai pensionati che soddisfano due requisiti:

1) aver presentato il modello 730/2014 per i redditi del 2013;

2) aver ricevuto dal sostituto d’imposta la Certificazione Unica 2015 (che da quest’anno sostituisce il CUD) con le informazioni relative ai redditi di lavoro dipendente e assimilati e/o ai redditi di pensione percepiti nel 2014.

Inoltre, il 730 precompilato interesserà i contribuenti “in possesso della Certificazione Unica 2015 che per l’anno 2013 hanno presentato il modello Unico Persone fisiche 2014 – scrive l’Agenzia delle Entrate –, pur avendo i requisiti per presentare il modello 730, oppure hanno presentato, oltre al modello 730, anche i quadri RM (redditi soggetti a tassazione separata e imposta sostitutiva), RT (plusvalenze di natura finanziaria) e RW (investimenti all’estero) del modello Unico Persone fisiche 2014”.

A queste categorie, dal 15 aprile, l’Agenzia delle Entrate metterà a disposizione le dichiarazioni dei redditi già riempite sul proprio sito internet e i contribuenti   potranno accettarle come sono o modificarle (anche con l’aiuto di Caf o commercialisti), per poi rispedirle al Fisco entro il 7 luglio. Per visualizzare il documento sul web sono necessari due passi preliminari: 1) registrarsi al servizio Fisconline; 2) richiedere il proprio codice Pin.

Ma attenzione: la dichiarazione precompilata “non viene predisposta se, con riferimento all’anno d’imposta precedente – scrive ancora il Fisco –, il contribuente ha presentato dichiarazioni correttive nei termini o integrative per le quali, al momento della elaborazione della dichiarazione precompilata, è ancora in corso l’attività di liquidazione automatizzata”.

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