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Yen e franco svizzero in discesa: si attendono interventi delle banche centrali

Lo valuta giapponese e quella elvetica si sono indebolite contro il dollaro grazie alle mosse attese dalle autorità monetarie di entrambi. L’obiettivo è di frenare l’apprezzamento delle monete viste come beni rifugio – La Bns ha fissato tassi negativi sui titoli biennali – Euro in ripresa sul dollaro – Grandi attese sulla possibile QE3

Yen e franco svizzero in discesa: si attendono interventi delle banche centrali

Yen – Lo yen ha perso quasi lo 0,9% arrivando a 77,21 yen per dollaro (dopo aver raggiunto stamattina 76,72$). Contro l’euro si è apprezzato lievemente a 110, 18 da 110,20 della scorsa settimana. Hanno contribuito le parole del ministro delle Finanze giapponese Yoshihiko Noda che ha dichiarato che il Governo prenderà “azioni decise, se necessario, e non scarterà nessuna opzione”. Anche il Governatore della Bank of Japan, Hirohide Yamaguchi, ha detto ieri di essere “preoccupato” del rafforzamento dello yen che il 19 agosto ha toccato i 75,95 yen per dollaro: record che non si vedeva dagli anni del dopoguerra.

Franco svizzero – La valuta elvetica si è svalutata dello 0,4% registrando i 78,81 centesimi per dollaro (da 78,51) e 1,1325 per euro da 1,1303. Il franco si è indebolito rispetto alle altre 16 maggiori valute dopo che la Banca nazionale svizzera si è dichiarata pronta ad adottare ulteriori misure per franare la sua corsa. La Bns ha fissato il tasso nominale sui depositi a breve vicino allo zero e in negativo quello sui titoli biennali (-0,06%). In un sondaggio della società Isopubblic AG, su un campione di 1004 svizzeri, il 63% si è detto favorevole a azioni della banca centrale per frenare l’apprezzamento del franco anche se queste misure implicano un aumento dell’inflazione. Il franco è cresciuto dell’11% negli ultimi 3 mesi ed è la moneta che ha guadagnato di più tra le 10 maggiori valute del mondo. Nello stesso periodo lo yen è cresciuto del 5,2% e il dollaro si è indebolito dell‘1,9%.

Euro – L’euro è in ripresa sul dollaro e si attesta a 1,44$. La moneta unica si era indebolita in mattinata anche a causa della bocciatura del cancielliere tedesco Angela Merkel all’ipotesi degli eurobond. L’euro continua debole rispetto alla maggior parte delle valute a causa delle attese sulla contrazione nella manifattura europea. Inoltre pesa il rallentamento sia dell’economia tedesca che di quella francese. Il tasso di cambio euro-dollaro rimane incastrato in un range che oscilla tra 1,41$ e 1,45$. Secondo Standard Chartered lo scambio di euro sarà di 1,42$ e 1,45$ rispettivamente nel 3° e 4° trimestre.

Dollaro – I guadagni del dollaro si devono alle attese sull’annuncio di venerdì di Ben Bernanke circa un possibile stimolo monetario da parte della Fed per risollevare l’economia americana. Il 9 agosto la Fed aveva detto che la crescita era stata “molto più lenta” del previsto e che la banca centrale era pronta a utilizzare diverse misure per stimolare l’economia. Inoltre si è impegnata a mantenere i tassi di interesse vicino allo zero almeno fino a metà 2013. Da novembre a giugno la Fed ha comprato 600 miliardi di treasuries. Ora si attende il discorso di venerdì per vedere se Bernanke annuncerà o meno una QE3.

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