Il governatore della Federal Reserve Janet Yallen difende la politica monetaria che ha portato i tassi di interesse ai livelli attuali corrispondenti ai minimi storici pari allo 0-0,25% dopo le critiche che erano arrivate a ottobre da Ralph Nader per conto di “Savers of America”, secondo cui le decisioni della Fed di tenere i tassi ai minimi avrebbe leso i risparmiatori d’America.
Yellen si è detta fiduciosa in un miglioramento del mercato del lavoro e che l’inflazione si muova verso il target del 2%. “Se ciò avverrà, io e i miei colleghi abbiamo già indicato che sarà appropriato iniziare a normalizzare i tassi di interesse”. Il numero uno della Fed ha inoltre specificato che “la maggior parte” dei membri del board “si aspetta che il ritmo della normalizzazione sarà graduale”.
Rispondendo alle critiche di di Ralph Nader, la numero uno della Fed ha evidenziato come la decisione di tenere bassi i tassi di interesse abbia aiutato a rilanciare l’economia dopo la peggiore crisi finanziaria dalla Grande Depressione degli anni ’30. In particolare, ha scritto ieri l’economista nella sua risposta, tassi bassi hanno spinto al rialzo il valore di immobili e dell’azionario spingendo consumatori e aziende a investire e a creare occupazione. Per Yellen con tassi più alti “la disoccupazione sarebbe salita a livelli ancora più alti, i prezzi delle case sarebbero collassati ulteriormente, ancor più aziende e persone avrebbero dovuto fare i conti con la bancarotta e i pignoramenti e l’azionario non si sarebbe ripreso”.
Yellen ha aggiunto: “E’ vero, i risparmiatori avrebbero potuto registrare rendimenti maggiori dai depositi garantiti a livello federale ma quei rendimenti difficilmente avrebbero controbilanciato svalutazioni drammatiche che avrebbero esperito nel valore delle loro case o dei risparmi”.
