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Webuild, con ricavi in aumento del 40% punta a nuove aree anche con partner strategici. Cedola di 0,05 euro

Supportata da un portafoglio ordini in netta crecrescita la multinazionale italiana delle grandi opere ha visto ricavi in crescita del 40% nel 2021. Proposto dividendo di 0,05 euro per azione

Webuild, con ricavi in aumento del 40% punta a nuove aree anche con partner strategici. Cedola di 0,05 euro

Con un portafoglio ordini al livello record di 11,3 miliardi Webuild (ex Salini Impregilo) ha chiuso il 2021 con un risultato anche migliore del periodo pre-pandemia e propone all’assemblea degli azionisti la distribuzione di un dividendo di 0,055 euro per azione. In vista l‘espansione in nuove aree, anche con partner strategici

Il gruppo multinazionale italiano che opera nel settore delle costruzioini e dell’ingegneria in oltre 50 Paesi nel mondo, nel 2021 ha visto un balzo dei ricavi del 40% rispetto al 2020 a 6,7 mld di euro, per la quasi totalità ( 99%) ammissibili alla tassonomia verde Ue, la classificazione delle attività economiche che possono essere definite, “sostenibili” o “ecosostenibili”.

Webuild, che conta una task force di dipendenti di 80.000 unità nel mondo, cresciuti di 10.000 unità nel 2021, ha mostrato un Ebidta cresciuto del 95% a 451 milioni e la sua migliore posizione finanziaria dal 2014. Il management ha precisato che l’aumento è stato determinato da una progressiva ripresa dell’operatività dei cantieri e dall’effetto dell’acquisizione di Astaldi nel novembre del 2020.
“Il trend di recupero delle attività produttive è proseguito anche nel secondo semestre, consentendo di chiudere il 2021 con risultati in forte crescita, nonostante il perdurare della pandemia e le criticità inflattive legate agli approvvigionamenti di materie prime” commenta la nota.

Mercato italiano in forte ripresa

“L’Italia continua ad essere un mercato in forte ripresa, dove, grazie ai fondi messi a disposizione dal PNRR e da fondi complementari del Ministero delle Infrastrutture e Mobilità Sostenibile, sono attesi ulteriori 24 miliardi di investimenti in grandi opere” dice una nota della società precisando che proprio nel Progetto Italia rietra anche l’acquisizione di Seli Overseas, con la quale vengono “consolidate le competenze tecniche altamente specializzate nel comparto degli scavi meccanizzati di gallerie per le opere in sotterraneo”.

Grande attenzione è posta all’analisi dei rischi nelle varie aree geografiche: il portafoglio ordini risulta prevalentemente distribuito tra Italia, paesi dell’Europa Centrale e del Nord, Stati Uniti ed Australia in segmenti legati soprattutto alla mobilità sostenibile come l’alta velocità, il settore ferroviario e il settore stradale – portando al 75% del totale backlog i progetti in queste geografie” dice una nota.

In forte miglioramento il margine operativo lordo adjusted, che è salito da 231 milioni a 451 milioni di euro, con un Ebitda Margin del 6,7% contro il 4,8% del 2020.

In netta ripresa la posizione finanziaria netta, indebitamento in calo

A fine 2021 la posizione finanziaria netta era positiva per 466,68 milioni di euro, rispetto alla situazione negativa per 441,89 milioni di inizio anno. La variazione positiva è prevalentemente imputabile al recupero delle attività produttive e alla riduzione del capitale circolante netto rispetto al 31 dicembre 2020. Tale ultimo risultato è stato possibile grazie anche allo smobilizzo di alcune partite slow-moving e ai significativi risultati ottenuti a livello commerciale nel corso del 2021.

L’indebitamento lordo è risultato a 2,65 miliardi , in calo di 900 milioni rispetto alla fine del 2020. Per migliorare ulteriormente la struttura finanziaria del Gruppo a inizio 2022 è stato emesso un nuovo prestito obbligazionario “Sustanaibility Linked”, per un importo pari a €400 milioni, che ha esteso la vita media del debito a 3,7 anni e incrementato la componente a tasso fisso a oltre l’85%.

Nel 2022 espansione in nuove aree. Stima ricavi a 7-7,5 mld, Ebitda a 7-7,5%

Webuild per il 2022 intende espandere il business in nuove aree, che consentano una maggiore diversificazione del portafoglio ordini e una stabilizzazione dei flussi di cassa, quali ad esempio la manutenzione delle infrastrutture in Italia, partnership strategici con fondi infrastrutturali.
La stima per il 2022 è di ricavi compresi tra 7 e 7,5 miliardi di euro, coperti interamente dall’attuale portafoglio ordini, oltre a un Ebitda margin nell’ordine del 7-7,5%, supportato dal processo di efficientamento dei costi già in atto. Inoltre, la società persegue il mantenimento di una posizione finanziaria netta positiva. Il titolo in tarda mattinata perde il 5,35% a 1,592 euro.

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