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Wall Street dà ossigeno a Piazza Affari. Spread in calo a 185 punti

Dopo un inizio sofferto, la giornata si è chiusa bene alla Borsa di Milano (+0,6%), influenzata dal trend positivo di Wall Street, che non ha sofferto della revisione al ribasso del Pil Usa – Banco Popolare (+4,8%) la migliore blue chip, dopo che ha presentato i conti e il piano industriale – Continua a calare lo spread (a 185 pb) – Corre l’euro

Wall Street dà ossigeno a Piazza Affari. Spread in calo a 185 punti

Milano si risolleva dai minimi di giornata e chiude in territorio positivo +0,6% a 20.442 punti. Lo spread è in calo a 185 punti base. In progresso anche Parigi e Francoforte, rispettivamente +0,27% e +1%. Poco mossa Londra -0,01% mentre Madrid chiude in calo dello 0,49%.

L’Europa beneficia parzialmente della buona performance di Wall Street dove l’S&P500 ha toccato un altro massimo storico a 1.865 punti (+0,6%). Oltreoceano, il dato del Pil del quarto trimestre è stato rivisto a +2,4% da +3,2%, in linea con le previsioni degli analisti. La fiducia dei consumatori americani misurata dall’Università del Michigan è salita alla fine di febbraio a 81,6 punti da 81,2 trenta giorni prima, meglio delle attese degli analisti. Il Pmi Chicago è salito leggermente a 59,8 punti così come i compromessi per l’acquisto delle case di gennaio.

In Europa, l’inflazione a febbraio è cresciuta più del previsto, a +0,8% su base annua, invariato sul mese precedente. Una performance che allontana l’ipotesi di un intervento della Bce. Il cambio euro dollaro sale dello 0,69% a 1,3804 ai massimi dal 2011. Sempre sul fronte valutario, occhi sullo yuanai minimi da 10 mesi sul dollaro sulle attese di un allargamento della banda di oscillazione da parte della Banca centrale cinese.

In Italia l’inflazione di febbraio torna invece a frenare, +0,5% al minimo dal 2009, dallo 0,7% di gennaio. Il rallentamento è soprattutto dovuto ai beni energetici, i carburanti, e agli alimentari freschi. Gli occhi sono però oggi però sul nuovo allarmante dato della disoccupazione, salita al 12,9% (+0,2%) al massimo sia dall’inizio delle serie mensili, gennaio 2004, sia delle trimestrali, primo trimestre 1977. I disoccupati sfiorano i 3,3 milioni. Nel 2013 si sono persi 478mila posti, peggior anno dalla crisi. La disoccupazione giovanile è al 42,4%.

A Piazza Affari corre il Banco popolare dopo i conti e il piano industriale, bene anche la Bpm +4,5%, UnipolSai +2,9%, Azimut +2,7%. In evidenza anche Saipem +2,6%. In fondo al Ftse Mib Mps -0,81%, Unicredit -0,77% per le prospettive di accantonamenti sui crediti superiori al previsto. Campari -0,56%. Pirelli -0,55% e Fiat -0,52%.

Finmeccanica +2,15% dopo l’annuncio da parte di China Cnr Corporation e Insigma sull’interesse per l’acquisto di Ansaldo Sts 2,48% e Anasaldo Breda (entrambe controllate da Finmeccanica) “nonché a un loro rilancio attraverso importanti investimenti”.

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