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Wall Street ancora giù, petrolio a 43 dollari

La Borsa statunitense chiude in territorio negativo, sempre sulla scia del ribasso del petrolio e nonostante un inatteso calo delle scorte di greggio: sono però aumentati gli stock di distillati – Apple +3,6% sull’onda delle vendite di iPhone 7.

Altra giornata no per i mercati azionari statunitensi, sulla scia delle performance negative dei listini europei. Il leit motiv è sempre quello e riguarda soprattutto il petrolio, che oggi segna un ulteriore e sostanzioso calo cedendo quasi il 3% a 43,58 dollari al barile al Nymex, nonostante un inatteso calo delle scorte di greggio in Usa. Gli stock di distillati sono però saliti più del previsto e il tutto arriva all’indomani di una seduta in forte calo a causa del rapporto dell’Agenzia internazionale dell’energia, che aveva tagliato le stime per la domanda nel 2016 sostenendo che l’eccesso di scorte proseguirà nel 2017.

Il settore energetico lascia sul terreno oltre l’1%. Domani, oltre al petrolio, si rialimenteranno anche i timori sulle mosse della Fed, che si riunirà il 20 e 21 settembre prossimi: per ora il mercato esclude una stretta sui tassi, ma giovedì sono attesi i dati macro, tra cui quelli sulle vendite al dettaglio. Il Dow Jones perde quasi 32 punti a 18,034.77 punti (-0,18%): i tre peggiori titoli sono American Express (-1,41%), International Business Machines Corp (-1,2%) e Chevron (-1%). I migliori sono Apple col +3,6% sulla scia delle vendite di iPhone 7, Caterpillar (+1%) e Home Depot Inc/The (+0,43%). L’indice SP500 chiude invece appena sotto la parità a 2,125.77 punti.

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