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Wall Street ai massimi dal 2007 e la Cina danno slancio alle Borse

Wall Street è ai massimi dal dicembre 2007 e la Cina cresce più delle attese: sui mercati torna l’entusiasmo e oggi l’Europa tenterà il recupero – Milano in altalena – Fiat Chrysler continua la corsa: +20% di vendite negli Usa – Scintille in vista per l’assemblea Ubs e riflettori puntati su quella di Rcs: quanto conta Rotelli? – Sviluppi Fonsai

Wall Street ai massimi dal 2007 e la Cina danno slancio alle Borse

RIPARTONO USA E CINA, IN VISTA PARTENZA TORO. IN VISTA ASSEMBLEE “SHOW” PER UBS E RCS

Stamane, alla riapertura, i listini europei avranno una lieta sorpresa: il Dow Jones ha superato nel corso della seduta di ieri i 13.300 punti, ai massimi dal dicembre 2007 per poi chiudere a 13.259 con un rialzo dello 0,50% . Il rally, che ha coinvolto sia lo S&P 500 +0,57% che il Nasdaq +0,13%, è legato all’indice della produzione industriale di marzo da cui sono venute indicazioni positive, opposte a quanto emerso dall’indice degli acquisti della zona di Chicago lunedì.

L’indicatore, curato dall’istituto Tempe dell’Arizona, segnala la crescita più robusta da dieci mesi a questa parte di ordini e produzione. Di fronte a questi numeri si risveglia perfino Alan Greenspan: “le azioni sono molto a buon prezzo” ha dichiarato, sottolineando che, dopo la campagna delle trimestrali, il rapporti Prezzi/utile è di 14,4 volte, sotto la media storica dal 1954 ad oggi (16,4 volte). Molti, non solo a Wall Street, fanno gli scongiuri.

Anche in Asia la ripresa dei mercati, dopo la festività, è stata distinta da un’ondata di rilazi. L’indice Nikkei 225 segna a Tokyo un rialzo dello 0,23% mentre Hong Kong, fermo per la festività del Primo Maggio, riparte con un balzo del 1,14%.

I dati americani erano stati precedute martedì da statistiche altrettanto incoraggianti in arrivo dalla Cina, nonostante la pausa festiva delle Borse asiatiche (con l’eccezione del Giappone). Ad aprile l’indice che misura l’andamento della produzione ha registrato una crescita imprevista. Si allarga così la forbice tra l’andamento dell’economia in Usa e Cina rispetto all’Europa in piena sindrome recessione.

Continua la corsa in Usa di Fiat Chrysler: +20% le vendite negli Stati Uniti, il venticinquesimo mese consecutivo di crescita grazie (141 mila macchine), l’undicesimo con una crescita superiore al 20 per cento. In particolare, prendono quota (+336%) le vendite complessive di Fiat 500, Fiat 500 Cabrio e Fiat 500 Abarth. Numeri record anche per il Dodge Challenger e il Jeep Wrangler.

La settimana prossima prenderà il via il road show di Facebook in vista della più improtante Ipo nella storia di Internet. La società di Mark Zuckerberg conta di raccogliere 5 miliardi di dollari sulla base di una valutazione attorno ai 100 miliardi. Alla fine del primo trimestre 2012 Facebook registra un aumento del fatturato del 45 % a quota 1,06 miliardi ma anche un aumento dei costi che ha ridotto l’utile del periodo del 12% a 205 milioni.

L’Europa, dopo la pausa festiva, riparte dopo la seduta negativa di lunedì: a Milano l’indice FtseMib è sceso dell’1,2%, Londra è arretrata dello 0,4%, Parigi -1,5%, Francoforte -0,4%. Il Btp era invece migliorato leggermente con il rendimento in calo al 5,49% e lo spread con il Bund in discesa a 383 punti (-8 punti). Sul fronte del debito sovrano, in attesa dell’azione dei “supertecnici” italiani, i riflettori si concentrano sul prossimo varo della “Bad Bank”spagnola.

Tra i dati più rilevanti di oggi, merita segnalare la rilevazione mensile sulla disoccupazione sia a livello nazionale che in sede comunitaria. A livello societario non mancano i temi d’appeal.

A Zurigo, in occasione dell’assemblea di bilancio di Ubs, diversi fondi attivisti, tra cui Hermes e Iss. Hanno annunciato voto contrario alla proposta di remunerazione per i vertici dell’istituto pur ridotti rispetto all’anno precedente (71,1 milioni di franchi contro 91). Lo scorso anno un’analoga iniziativa ha raccolto l’apprivazione di un terzo dei voti. Ma quest’anno, dopo gli omessi controlli alla sede londinese e il buco provocato da un trader, il board, pur rinnovato, rischia di finire sotto. Una “prima volta” turbolenta, insomma, per il nuovo ceo Sergio Ermotti.

“Tutti vogliono qualcuno con le giuste caratteristiche ma al momento, che io sappia, il nome non c’è”. Così domenica, tra uno sguardo alla regata e qualche ironia sulla terza stella juventina (“solo marketing”) Marco Tronchetti Provera ha confessato l’imbarazzo dei grandi soci Rcs Media Group alla igilia dell’assemblea di oggi che approverà la nomina del nuovo cda sotto la guida di Angelo Provasoli senza forni lumi sul successore di Antonello Perricone: il lavoro dell’head hunter Spencer Stuart non è ancora terminato. Ma non mancano comunque i motivi di richiamo: 1) il nuovo peso di Giuseppe Rotelli, primo azionista del gruppo; 2) la presentazione del cda “indipendente”; 3) le prime indicazioni sulle prossime mosse finanziarie e gestionali, per quanto non sia ancora stato scelto il manager che dovrà gudare la missione. Ma, soprattutto, cresce l’attesa per l’intervento promesso da Diego Della Valle, azionista con le mani libere dopo l’uscita dal patto.

Ennesima giornata intensa per i protagonisti della partita del polo. Dopo l’incontro dei i vertici di Premafin con l’Antitrust , oggi si recano dall’Autorità e dall’Isvap i rappresentanti di Fonsai in vista del cda di giovedì.

Intanto, sempre stamane, si terrà la prima udienza in tribunale sulla richiesta di fallimento da parte della Procura di Milano di Sinergia ed Imco, le società dei Ligresti. Il presidente Claudio Calabi confermerà in quella sede le trattative per presentare un piano di ristrutturazione concordato con i creditori ai sensi dell’articolo 182 bis.

Infine, dovrebbe non andar delusa l’attesa dl nuovo piano Palladio-Sator alternativo all’operazione Unipol. Altro appuntamento da seguire: la trimestrale di Ansaldo Sts che precede di 24 ore l’appuntamento di Finmeccanica.

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