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Voluntary disclosure: oltre la metà del gettito viene dalla Lombardia

CONVEGNO BANCA GENERALI – Fin qui sono state presentate 79mila istanze di adesione, per un gettito di 3,2 miliardi ai primi di novembre: solo dalla Lombardia sono arrivate 40mila richieste e un incasso per lo Stato di 1,8 miliardi – Il Governo pone la fiducia sul decreto: domani si vota.

Voluntary disclosure: oltre la metà del gettito viene dalla Lombardia

La voluntary disclosure parla lombardo. Fin qui sono state presentate in tutta Italia 79.258 istanze di adesione e i capitali rientrati ammontano a circa 20 miliardi. Il Governo ha incassato ai primi di novembre un gettito di 3,2 miliardi, ma conta di arrivare quest’anno a 4 miliardi. Il dato più sorprendente riguarda però la provenienza geografica delle procedure attivate: oltre la metà (circa 40mila) è concentrata in Lombardia, che da sola ha prodotto un gettito di 1,8 miliardi. Questi numeri sono emersi ieri nel convegno organizzato a Milano da Banca Generali dal titolo “Voluntary Disclosure: lo stato dell’arte dei lavori verso la conclusione della procedura”. 

Nel corso dei lavori, Michele Muscolo, consigliere delegato di Generfid Spa, la fiduciaria del Gruppo Banca Generali, ha ricordato come questa sia l’ultima occasione, lasciata ai contribuenti, per regolarizzare le loro posizioni fiscali in relazione ai capitali detenuti illecitamente all’estero. Inoltre ha sottolineato la bontà dell’impalcatura della legge che ha introdotto la procedura di collaborazione volontaria in Italia: è il primo serio tentativo che viene fatto per cercare di creare un patto tra Amministrazione finanziaria e contribuente basato sulla trasparenza, sulla chiarezza e sulla reciproca fiducia. 

“I tempi sono cambiati – ha detto Muscolo – e finalmente la società italiana ha capito l’importanza della legalità. A fianco dei contribuenti gli intermediari, e in particolare le società fiduciarie, sono i principali attori, accanto ai contribuenti ed ai loro professionisti, nella regolarizzazione dei patrimoni, mobili ed immobili, detenuti all’estero. Il mondo delle fiduciarie ha subito una metamorfosi, sono passate da essere considerate strumenti opachi a centri di eccellenza trasparenti capaci di semplificare il rapporto dei loro clienti con il Fisco e fornire delle garanzie di solvibilità delle imposte al fisco stesso”.

Intanto, il Governo ha posto la questione di fiducia sul decreto sulla voluntary disclosure: lo ha annunciato oggi in Aula il ministro Maria Elena Boschi. La conferenza dei capigruppo che programmerà il voto per domani mattina. 

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