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Voli: per l’imbarco la carta d’identità non serve più. E vale anche per chi va all’estero

Voli, per l’imbarco la carta d’identità non serve più. Nuove regole al gate: sarà sufficiente mostrare la carta d’imbarco. Cosa cambia, quali Paesi riguarda e come funzioneranno in controlli

Voli: per l’imbarco la carta d’identità non serve più. E vale anche per chi va all’estero

Voli, novità all’imbarco: una volta giunti al gate, non sarà più necessario esibire la carta d’identità insieme alla carta d’imbarco. L’Enac, con l’approvazione del ministero dell’Interno, ha rivoluzionato il processo di check-in, da ora sarà più veloce imbarcarsi su un aereo. Al primo controllo in aeroporto, quello del metal detector, il viaggiatore esibirà sia il documento di riconoscimento sia la carta d’imbarco; diversamente al secondo controllo, basterà infatti mostrare solo la propria carta d’imbarco al personale di terra. La nuova disposizione riguarderà i Paesi dell’area Schengen. Resta ancora da stabilire la data a partire dalla quale queste nuove modifiche avranno effetto.

Voli, via la carta d’identità all’imbarco ma i controlli restano

Il presidente dell’Enac, Pierluigi Di Palma, in un’intervista al Corriere della Sera, ha confermato che nonostante le novità sostanziali di questa disposizione, non verranno meno i controlli dei passeggeri. Di Palma rassicura che nonostante il fatto che non sarà più necessario esibire la carta d’identità al gate, i viaggiatori dovranno comunque presentare i propri documenti di riconoscimento ai controlli di sicurezza. Inoltre, Di Palma afferma che a campione potranno comunque essere richiesti i documenti da presentare al personale di bordo. Pertanto resta fondamentale che ogni viaggiatore abbia con sé la carta d’identità o il passaporto.

Voli e le tratte sensibili all’immigrazione irregolare, l’ID resta

Di Palma ha confermato che, nonostante la novità coinvolga tutti i Paesi dell’area Schengen, in accordo con il ministero dell’Interno, verrà mantenuta l’esibizione del proprio documento d’identità per quelle tratte considerate sensibili all’immigrazione irregolare. Nell’intervista al Corriere, vengono menzionate per esempio le tratte dall’Italia alla Francia.

Voli, Di Palma: la norma velocizza l’imbarco

Il presidente dell’Enac ha sottolineato che la nuova disposizione permette di velocizzare la burocrazia e quindi guadagnare tempo prezioso. I tempi dei controlli dei documenti possono causare anche il ritardo della partenza di un aereo. I costi diretti e indiretti dovuti ai ritardi nelle partenze a cui incorrono le compagnie aeree sono ingenti. Verosimilmente la nuova norma introdotta dell’Enac tenderà anche una mano alle compagnie in un’ottica di ottimizzazione dei tempi d’imbarco, e di volo. Quando un volo è in ritardo di oltre 3 ore, le compagnie aeree devono incorrere in diversi costi: risarcimenti ai passeggeri e costi operativi quali costi del carburante, per esempio.

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