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Vodafone-Verizon, concluso l’accordo dei record. Che riguarda anche l’Italia

Vodafone vende la quota del 45% di Verizon Wireless, il maggiore operatore mobile negli Stati Uniti, alla casa madre Verizon per una cifra monstre: 130 miliardi di dollari, che serviranno a premiare gli azionisti, a pagare debiti e imposte e a reinvestire un’altra quarantina di miliardi – Verizon possiede anche il 23% di Vodafone Italia.

Vodafone-Verizon, concluso l’accordo dei record. Che riguarda anche l’Italia

Vodafone vende la quota del 45% di Verizon Wireless, il maggiore operatore mobile negli Stati Uniti, alla casa madre Verizon per 130 miliardi di dollari. Adesso è ufficiale, e la notizia bomba del primo lunedì di settembre ha già incassato il placet dei mercati, entusiasti dopo l’annuncio dell’operazione: il titolo Vodafone ha raggiunto il +5% alla Borsa di Londra, a 215 sterline per azione. Placet che interessa anche l’Italia: l’accordo prevede infatti tra le varie contropartite anche che Verizon ceda il 23% circa di capitale che detiene in Vodafone Italia (attualmente la multinazionale britannica Vodafone detiene un 76,86 per cento di Vodafone Italia, mentre il gruppo Verizon possiede il 23,14 per cento). 

La questione adesso, una volta incassata la cifra record, è di capire come utilizzerá Vodafone i miliardi che le stanno per piovere in cassa. La cifra é tale, sottolineano gli analisti, che il gruppo é in grado di fare tutte e tre le cose: gratificaregli azionisti in contanti, ridurre il debito e investire in acquisizioni, espansione e nuovi progetti. Gli investitori hanno peró opinioni molto diverse e nelle prossime settimane il dibattito sará incentrato sulla ripartizione ottimale dei proventi della vendita.

Secondo gli analisti di Citi Vodafone potrebbe distribuire 40 miliardi di dollari agli azionisti, pagare le imposte, ridurre l’indebitamento, e avere ancora 38 miliardi da investire. L’affare ha dimensioni tali che avrá comunque un impatto positivo sull’economia britannica: l’azionariato Vodafone infatti é talmente diffuso che si prevede una ‘manna’ per i gestori di fondi, i piccoli azionisti e i fondi pensione britannici.

Alcuni azionisti vorrebbero ricevere il 60-70% dei proventi della vendita. Gli analisti ricordano invece che l’investimento in Verizon Wireless é stato altamente redditizio per Vodafone, che ora deve trovare un altro modo per incassare contanti e pagare ricchi dividendi agli azionisti sul lungo termine. Dopo l’uscita dagli Stati Uniti il gruppo, secondo alcuni, non puó puntare troppo sulla vecchia Europa, mercati maturi dove economie in crisi e una concorrenza esasperata hanno portato a un rallentamento. Secondo altri invece é proprio il momento di investire in acquisizioni e in miglioramenti alla rete per rafforzare la posizione di Vodafone in Paesi come Italia, Germania e Spagna.

In Germania il gruppo deve ‘digerire’ l’acquisizione da 7,7 miliardi di euro di Kabel Deutschland, il maggiore operatore via cavo, mentre in Francia sta costruendo una rete a fibre ottiche da 1 miliardo di euro assieme al gruppo francese Orange. In Spagna Vodafone potrebbe essere interessato all’operatore via cavo Ono o al provider di banda larga Jazztel, mentre in Italia sono riprese le voci di una possibile acquisizione di Fastweb, di proprietá di Swisscom, per una cifra intorno ai 3 miliardi di euro.

Il futuro peró é nei mercati emergenti, come ha detto piú volte l’amministratore delegato Vittorio Colao. Il gruppo ha giá lasciato intendere di voler rafforzare la sua posizione in mercati in crescita dove ha giá una presenza di rilievo, come l’Africa, l’India e la Turchia, ma potrebbe anche voler approdare in nuovi mercati come l’America latina, Brasile in particolare. Infine, c’é chi sostiene che Vodafone non intende affatto lasciare gli Usa: venduta la quota di Verizon Wireless, il gruppo punterebbe ora a T-Mobile, divisione Usa di Deutsche Telekom.

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