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Vodafone, Bisio al Corriere: “Società reti è in ritardo e nel mobile si va verso il bipolarismo”

Confermati i 3,6 miliardi di investimenti programmati nel piano Italia: “Siamo pienamente in linea, in alcune città come Milano partiremo in ottobre con un’offerta a 300 mega, la prima in Italia” – “Fastweb? Non vedo le condizioni per l’operazione”.

Vodafone, Bisio al Corriere: “Società reti è in ritardo e nel mobile si va verso il bipolarismo”

“Il settore delle telecomunicazioni mobili in Italia sta andando verso il bipolarismo: attraverso gli investimenti sulla rete 4G Vodafone ha già coperto oltre il 70% del territorio nazionale e Telecom Italia è all’incirca allo stesso livello. Dall’altra parte ci sono gli altri due player che hanno livelli di copertura molto inferiori ai nostri. Se invece parliamo di rete fissa la società della rete tra 12 mesi avrà perso le sue potenzialità e non si farà più”.

Lo afferma, in un’intervista al Corriere della Sera, l’amministratore delegato di Vodafone Italia, Aldo Bisio, spiegando che “negli ultimi 18 mesi il solo linguaggio dell’industria è stato il prezzo, ma ora non c’è più la battaglia dell’estate del 2013, perchè tutti gli operatori hanno capito che non c’era un grande beneficio nel perseguire questa politica”, quindi “da un bel po’ di mesi non parliamo più di prezzo ma di servizi. Il 4G sta creando un mercato premium. Le nostre reti sono piene di dati per più del 90%. E il consumo di dati cresce del 50% all’anno con delle aspettative su questi livelli per i prossimi 4-5 anni”.

Per quanto riguarda i 3,6 miliardi di investimenti programmati dal “piano Italia” di Vodafone, il manager spiega che “siamo pienamente in linea sugli investimenti sulle reti, in alcune città come Milano partiremo in ottobre con un’offerta a 300 mega, la prima in Italia, e quella cifra servirà per la crescita organica. Ma al momento non vedo le condizioni per fare l’operazione Fastweb”.

“Il risultato delle azioni nostre, di Telecom e di Fastweb – sottolinea Bisio – farà sì che ci saranno tre reti in fibra sovrapporti su 7 milioni e mezzo di famiglie e il resto dell’Italia, non tutta, che viaggia con i 20 megabit dell’Adsl. Gli investimenti e gli scavi, una volta fatti, non li possiamo spostare. Dunque penso che tra dodici mesi la società della rete avrà preso gran parte delle potenzialità, tra 20 mesi tutta”.

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