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Vivendi: “Shopping in Italia? Mai dire mai”

“Non vediamo il livello del debito di Telecom Italia come uno svantaggio per la capacità di investire e per la capacità di finanziamento dello sviluppo che si vuole intraprendere”, ha aggiunto Arnaud de Puyfontaine, Ceo di Vivendi, rispondendo per iscritto alle domande dei senatori italiani.

“Mai dire mai” all’ipotesi di acquisizioni in Italia nel campo dell’informazione o della pubblicità. Così Arnaud de Puyfontaine, ceo di Vivendi, risponde per iscritto ad alcune domande avanzate dai senatori italiani durante l’audizione del 19 gennaio e alle quali, in quella occasione, non aveva fatto in tempo a rispondere. Vivendi è il primo socio di Telecom Italia con il 21,4%.

Il tema della valutazione del goodwill, cioè dell’avviamento, “dipende da come viene calcolato. Ma mi sembra che al momento non sia questo uno dei principali temi di attualità”. Così il Ceo francese ha invece risposto alla domanda se l’attuale valutazione del goodwill di Telecom Italia sia troppo prudente. Non vediamo il livello del debito dell’azienda come uno svantaggio per la capacità di investire e per la capacità di finanziamento dello sviluppo che si vuole intraprendere”, ha anche scritto de Puyfontaine.

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