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Visco: la guerra farà danni su energia, inflazione, consumi e commercio. Da Bankitalia 6,8 miliardi allo Stato

Quanto alla politica della Bce, il governatore ribadisce che “i tassi saliranno solo dopo la fine del programma di acquisto titoli” – Utile Bankitalia in calo

Visco: la guerra farà danni su energia, inflazione, consumi e commercio. Da Bankitalia 6,8 miliardi allo Stato

L’invasione dell’Ucraina da parte della Russia rappresenta “una rottura drammatica del processo di integrazione economica e finanziaria internazionale che, se non risolta rapidamente in modo pacifico, potrebbe avere pesanti ripercussioni sull’approvvigionamento energetico dell’Europa, sull’inflazione, sulla domanda interna e sugli scambi internazionali. Non ultimo sul rispetto dei tempi della transizione energetica”. Lo ha detto il governatore della Banca d’Italia, Ignazio Visco, nella relazione all’assemblea ordinaria dei Partecipanti che si è svolta giovedì mattina a Roma a porte chiuse.

Bce, Visco: i tassi saliranno solo dopo la fine del programma di acquisto titoli

Per quanto riguarda la politica monetaria dell’Eurozona, Visco, che fa parte del Consiglio direttivo della Bce, ha ribadito che il rialzo dei tassi d’interesse “sarà graduale” e non inizierà “prima della fine degli acquisti netti effettuati in base all’App”, cioè il programma di acquisto di titoli sul mercato secondario.

Il punto sui programmi di acquisto titoli

Visco ha quindi fatto il punto su questo fronte. Nel 2021 e nel primo trimestre del 2022, ha ricordato il governatore, gli acquisti effettuati nell’ambito di App sono andati avanti al ritmo di 20 miliardi al mese. Come deciso nella riunione Bce del 10 marzo, gli acquisti passeranno a 40 miliardi nel mese di aprile (in concomitanza con l’interruzione del Pepp, il programma di acquisti emergenziale legato alla pandemia), per poi ridursi a 30 miliardi a maggio e tornare a 20 a giugno.

La mole degli acquisti che la Bce effettuerà nel terzo trimestre non è ancora stata decisa: dipenderà dall’evoluzione delle prospettive di inflazione a medio termine, su cui al momento aleggia una grave incertezza a causa del conflitto in Ucraina.

Il reinvestimento del capitale rimborsato sui titoli in scadenza continuerà finché sarà necessario a mantenere condizioni di liquidità favorevoli e un ampio grado di accomodamento monetario.

Quanto al Pepp, che termina oggi, “il reinvestimento del capitale rimborsato sui titoli in scadenza avverrà almeno fino alla fine del 2024”, ha detto ancora Visco.

Bankitalia: utile netto 2021 cala a 5,9 miliardi. Allo Stato 6,8 miliardi

Infine, il bilancio della Banca d’Italia, che lo scorso anno ha realizzato un utile netto pari a 5,9 miliardi di euro, in calo rispetto ai 6,3 miliardi del 2020. “La redditività dell’Istituto si è mantenuta su livelli elevati – ha sottolineato il Governatore – pur registrando una flessione per il secondo anno consecutivo. Come nello scorso esercizio, l’effetto positivo prodotto sui proventi dall’espansione delle attivita’ di bilancio è stato più che compensato da quello della riduzione dei rendimenti”.

L’utile lordo resta sopra i 9 miliardi. Ai partecipanti va un dividendo, invariato, di 340 milioni. Allo Stato l’utile residuo, pari a 5.565 milioni che, in aggiunta a imposte di competenza per 1.236 milioni. La somma totale destinata allo Stato ammonta quindi a 6,8 miliardi. “Negli ultimi cinque anni l’importo cumulato riconosciuto allo Stato raggiunge così l’ammontare di 28,5 miliardi, oltre a imposte di competenza per 6,3 miliardi”, ha concluso Visco.

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