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Visco: Europa, svegliati. Subito un fondo europeo per le banche e uno per i debiti sovrani eccessivi

IL TESTO DELLE CONSIDERAZIONI FINALI – L’appello del governatore della Banca d’Italia, Ignazio Visco, all’Assemblea annuale : “Va accelerato il passaggio verso un sistema uniforme di regole e sorveglianza sul settore finanziario” – Un fondo europeo per gestire le crisi bancarie e uno per i debiti sovrani eccessivi – “In Italia ripresa verso la fine dell’ann

Visco: Europa, svegliati. Subito un fondo europeo per le banche e uno per i debiti sovrani eccessivi

Servono “progressi rapidi nella costituzione di un fondo europeo per la risoluzione delle crisi bancarie. Va accelerato il passaggio verso un sistema uniforme di regole e sorveglianza sul settore finanziario, in particolare nell’area dell’euro“. Procedere alla creazione di un meccanismo di questo tipo “contribuirebbe a ridurre l’incertezza sui mercati”. Questo l’appello lanciato dal governatore della Banca d’Italia, Ignazio Visco, nelle considerazioni finali all’Assemblea annuale dei Partecipanti. Solo ieri la Commissione europea aveva aperto alla possibilità di utilizzare il fondo salva-Stati permanente europeo (Esm) per ricapitalizzare le banche europee in crisi. Ipotesi rilanciata oggi anche dal presidente della Bce, Mario Draghi

Inoltre, secondo il governatore, la crisi che sta vivendo l’area euro risente “della mancanza di fondamentali caratteristiche di una federazione di Stati” ed è quindi necessario “un percorso che abbia nell’Unione politica il traguardo finale“. Oggi come oggi “non c’è” e questo “rende alla lunga l’unione monetaria più difficile da sostenere”. Anche perché “inerzia politica, inosservanza delle regole e scelte economiche errate – ha proseguito Visco – hanno favorito l’insorgere di squilibri interni, a lungo offuscati dall’euro e ignorati dai mercati, che oggi rischiano di mettere a repentaglio l’intera costruzione”.

Il rilancio passa anche per “l’avvio immediato di progetti comuni e cofinanziati di investimento, con particolare attenzione ai paesi più deboli”. Operazioni che possono “costituire un importante segnale per i cittadini e per gli investitori che oggi guardano soprattutto alle scarse prospettive di sviluppo di singoli Stati o regioni”. Il riferimento del governatore sembra guardare all’ipotesi dei project-bond, che potrebbero ottenere il via libera già dal prossimo vertice Ue di giugno.

ITALIA: RECESSIONE NEL 2012, RIPRESA POSSIBILE DA FINE ANNO

“Secondo le previsioni di consenso – ha sottolineato Visco – nella media di quest’anno e del prossimo il prodotto dell’area euro registrerebbe un lieve incremento. Per l’Italia il 2012 non potrà che essere un anno di recessione, per le incertezze finanziarie e le drastiche, pur se indispensabili, misure di correzione del bilancio pubblico”.

In scenari non troppo sfavorevoli, ha spiegato il governatore, “la caduta del prodotto può essere contenuta intorno all’1,5%. Una ripresa potrà affiorare verso la fine dell’anno, con probabilità tanto maggiori quanto più saranno efficaci gli interventi strutturali volti a migliorare l’uso delle risorse pubbliche e private, quanto più chiara e decisa sarà la coesione mostrata dall’Unione europea”.

AUMENTO DELLE TASSE SIA TEMPORANEO: PUNTARE SU RECUPERO EVASIONE E TAGLI SPESA

“Si è pagato il prezzo di un innalzamento della pressione fiscale a livelli ormai non compatibili con una crescita sostenuta – ha detto ancora Visco -. L’inasprimento non può che essere temporaneo. La sfida si sposta: occorre trovare, oltre a più ampi recuperi di evasione, tagli di spesa che compensino il necessario ridimensionamento del peso fiscale. Se accuratamente identificati e ispirati a criteri di equità, i tagli non comprometteranno la crescita e potranno concorrere a stimolarla se saranno volti a rimuovere inefficienze dell’azione pubblica, semplificare i processi decisionali, contenere gli oneri amministrativi”.

AVANTI CON LE RIFORME: ISTRUZIONE, SANITA’ E GIUSTIZIA

Quanto al lavoro del governo Monti, secondo il governatore, “l’azione delle riforme strutturali ha incontrato maggiori e più diffuse resistenze, ma ha comunque già conseguito importanti risultati. Ha aperto un vasto cantiere, i cui lavori vanno proseguiti, con energia accresciuta e visione ampia, dall’istruzione alla giustizia, alla sanità. L’impegno è a sfoltire e razionalizzare le norme, a non far salire la spesa pubblica complessiva. Le priorità di spesa possono però essere riviste a parità di saldo di bilancio, ad esempio a favore dell’istruzione e della ricerca”.

BANCHE: CDA TROPPO AFFOLLATI, RIDURRE STIPENDI MANAGER, GESTIONE CORRETTA O CAMBIO VERTICI

“Alle aggregazioni tra banche – ha detto Visco – non hanno fatto seguito snellimenti incisivi dell’articolazione societaria dei gruppi e una riduzione nel numero dei componenti degli organi amministrativi. I primi 10 gruppi contano complessivamente 1.136 cariche, escludendo le società estere; oltre 700 per le sole banche controllate. Anche tra gli altri intermediari si osservano spesso composizioni pletoriche, che deresponsabilizzano i singoli consiglieri e si riflettono negativamente sulla funzionalità degli organi collegiali”.

“Questi assetti – ha sottolineato il governatore – sono di per sè costosi e non giustificati dalle competenze professionali necessarie all’efficace gestione del gruppo o della banca. Il recente divieto di detenere cariche incrociate tra imprese del settore finanziario è un’occasione anche per intervenire sulla numerosità dei consigli di amministrazione”.

Inoltre, “sono necessari interventi incisivi dal lato dei costi operativi. L’attuale livello del costo del lavoro è difficilmente compatibile con le prospettive di crescita del sistema bancario italiano”, quindi “anche le remunerazioni degli amministratori e dell’alta dirigenza devono essere indirizzate all’obiettivo del contenimento dei costi”. Infine, “la gestione delle banche deve essere corretta, e ove emergano incongruenze devono essere cambiati i vertici e deve essere avviata la collaborazione con l’autorità giudiziaria“.

 

Leggi il testo completo dell’intervento di Ignazio Visco.

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