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Visco al Forex: la crescita non la creano le banche

Nel suo intervento al Forex di Brescia il Governatore della Banca d’Italia lancia l’allarme virus per l’economia e spinge il Governo a darsi una politica economica di medio-lungo periodo che superi le debolezze attuali – Ma le banche dovranno cambiare governance e individuare nuovi modelli di business. – Visco difende la Vigilanza sulla Pop Bari

Visco al Forex: la crescita non la creano le banche

Ignazio Visco incalza il governo. Il governatore della Banca d’Italia, intervenendo al 26 esimo Congresso Assiom Forex, ha detto chiaro e tondo che “per contrastare le valutazioni pessimistiche che pesano ancora sulla nostra economia occorre dare piena attuazione al programma di investimenti pubblici del governo e fondare gli interventi in materia di tassazione su una visione complessiva del sistema tributario”. Visco ha aggiunto che bisogna “ridurre l’incertezza, anche normativa, che frena gli investimenti privati”.

Proprio sulla frenata dell’economia, e sulla necessità di un ritorno alla crescita che passa necessariamente da una azione dell’esecutivo, Visco ha ricordato alla platea finanziaria che “la stima preliminare dell’Istat indica una flessione del prodotto dello 0,3 per cento nel quarto trimestre dello scorso anno, presumibilmente anche riflesso di un’evoluzione particolarmente sfavorevole delle componenti più erratiche della domanda finale. Sul fronte interno i mercati finanziari stanno per il momento beneficiando del calo dell’incertezza politica. Ma non si è ancora riusciti a sconfiggere la cronica vulnerabilità legata alle prospettive di medio termine della finanza pubblica e della crescita economica”.

Peraltro, ai noti motivi di rallentamento vanno ad aggiungersi ora i rischi legati, a livello globale, all’epidemia del coronavirus: “Stiamo valutando l’impatto del coronavirus sull’economia italiana, è difficile stimare gli effetti, ma considerando il precedente della Sars, potrebbe essere temporaneo e contenuto a pochi decimi di Pil”. 

Il governatore non ha mancato l’occasione per intervenire sull’ultimo caso bancario, quello della Popolare di Bari, difendendo l’attività di vigilanza della Banca d’Italia: “L’azione di vigilanza, anche sulle banche di piccola dimensione, è intensa. E resta – ha aggiunto molto significativamente Visco – nell’ambito dei poteri assegnati all’autorità di controllo e nel pieno rispetto della natura di impresa dell’attività bancaria, oltre che delle disposizioni di legge, senza volontà dirigistiche né connivenze”.

Visco ha dunque difeso l’azione di Bankitalia che “tiene conto, quanto più possibile, del contesto economico e di mercato in cui gli
intermediari operano, nonché delle difficoltà sia nei processi di ristrutturazione e risanamento delle banche, sia nella gestione delle crisi. Considero priva di fondamento e altamente offensiva l’insinuazione di una estrema accondiscendenza dei vertici della Banca d’Italia nel caso della Popolare di Bari”, ha aggiunto il governatore a braccio.

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