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Venerdì 22 sciopero generale dei treni, navi, traghetti, aerei e dei mezzi pubblici locali

In tutta Italia (esclusa l’Emilia Romagna) le varie sigle sindacali Orsa, Cub e Usb hanno indetto uno sciopero nazionale dei trasporti per protestare contro la spending review e gli ultimi decreti governativi. A Torino previsti 3 scioperi contemporanei. In ogni città italiana ci saranno orari e modalità differenti. Usb invita tutti in piazza.

Venerdì 22 sciopero generale dei treni, navi, traghetti, aerei e dei mezzi pubblici locali

L’unione sindacale di base (Usb), Orsa e Cub hanno annunciato e confermato a gran voce lo sciopero indetto per venerdì 22 giugno. A rischio tutti i mezzi di trasporto, con particolare attenzione ai treni, ai mezzi di trasporto pubblici locali , aerei , navi e traghetti.

Lo sciopero nazionale dei treni andrà avanti da giovedì alle 21 fino a venerdì 22 alle 21.

Per quanto riguarda i mezzi pubblici locali come autobus, metropolitana e Cotral, gli orari varieranno di città in città. A Roma e a Milano lo sciopero avrà 2 fascie orarie: nella capitale dalle 8:30 alle 17 e dalle 20 a fine servizio e a Milano dalle 8:45 alle 15 e dalle 18 a fine servizio ma saranno rispettati gli orari per i pendolari.

Lo sciopero dei mezzi di trasporto aereo invece inizierà a Linate e Malpensa dalla mezzanotte di giovedì alla mezzanotte di venerdì fatta eccezione degli aerei da e per l’Emilia Romagna.

Tutti i lavoratori impiegati nella navi e nei traghetti, invece, incroceranno le braccia dalle 8 di venerdì 22 per tutta la giornata).

Infine a Torino, ci saranno in contemporanea 3 scioperi: lo sciopero nazionale dei trasporti organizzato dalla Usb e quello organizzato da sigle sindacali minori come Faisa-Cisal e Fast-Confal che andrà avanti per 24 ore e quello (più ristretto) delle sigle sindacali maggiori come Fil-Cgil, Fit-Cisl e Uil-Trasporti che durerà solo 4 ore.

La Usb ha infine chiamato a gran voce tutta la popolazione italiana, definendo lo sciopero di venerdì “lo sciopero di tutti”. Questo sciopero dimostrerà a Monti che non potrà più far “dichiarare a Monti che le sue controriforme” potranno passare alla Camera o al Senato “senza alcuna opposizione e senza alcuna ora di sciopero. Ce lo chiede la gente d’Europa”.

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