Da Washington arriva una sponda ad Atene. Jack Lew, segretario al Tesoro degli Stati Uniti, ha detto oggi che “il debito pubblico della Grecia è insostenibile” e che “l’Europa deve ristrutturarlo”.
In un discorso alla Brookings Institution a Washington, Lew ha spiegato che “la minaccia di un collasso della Grecia è un rischio che non vale la pena di correre”.
Già due giorni fa il presidente degli Usa, Barack Obama, aveva espresso in una telefonata al premier greco Alexis Tsipras “la speranza degli Stati Uniti in un successo dei negoziati sulla Grecia”.
Insomma, nelle ultime ore la Casa Bianca ha ribadito più volte di essere contraria all’ipotesi Grexit preoccupata per l’impatto che potrebbe avere sull’economia europea e per il contraccolpo su quella americana.
Oggi, nel suo discorso al Parlamento europeo, Tsipras ha detto che “occorre affrontare il nodo della sostenibilità del debito e guardare alla realtà senza tabù” e che Atene chiede “un taglio del debito per poter essere in grado di restituire i soldi: ricordo che il momento di massima solidarietà nella Ue è stato nel 1953, quando venne tagliato il 60% del debito tedesco, dopo la Guerra”.
