Condividi

Usa, il Senato accusa Credit Suisse: ha aiutato 22mila americani a nascondere 10 miliardi

In molti casi le frodi partono da dichiarazioni false per la richiesta di visti, passando poi per la creazione di scatole societarie in paradisi fiscali – Un cliente racconta di essere stato guidato “verso un ascensore controllato dall’esterno, privo di pulsanti e di piani. L’incontro col banker ebbe luogo in una conference room spoglia”.

Usa, il Senato accusa Credit Suisse: ha aiutato 22mila americani a nascondere 10 miliardi

Credit Suisse ha aiutato più di 22mila americani a evadere le tasse. Lo sostiene la sotto-commissione permanente sulle Investigazioni che fa capo al Senato degli Stati Uniti, precisando che la somma nascosta al Fisco ammonta a 10 miliardi di dollari, circa il doppio di quanto calcolato in precedenza.

In molti casi le frodi partono da dichiarazioni false per la richiesta di visti, passando poi per la creazione di scatole societarie in paradisi fiscali e l’abbattimento delle transazioni sotto i 10mila dollari, soglia oltre la quale il governo americano si sarebbe insospettito. Al termine di ogni operazione, naturalmente, i dipendenti della Banca distruggevano pile documenti per coprire le proprie tracce. 

Credit Suisse, inoltre, aveva creato un ufficio all’aeroporto di Zurigo (perché i clienti americani non volevano entrare in città: andavano in Svizzera per sciare), dove erano registrati i conti di oltre 10mila clienti americani. I banchieri che hanno lavorato in questo ufficio dal 2002 al 2008 hanno effettuato ben 150 viaggi negli Stati Uniti.

Secondo l’autorità Usa, il colosso bancario svizzero porta avanti queste pratiche ormai da anni, talvolta con metodi piuttosto avventurosi. Un cliente racconta di essere stato guidato “verso un ascensore controllato dall’esterno, privo di pulsanti e di piani. L’incontro col banker ebbe luogo in una conference room spoglia”. 

Ad oggi Dipartimento di giustizia americano è riuscito a ottenere solo 238 nominativi di potenziali evasori, ma punta a raggiungere gli stessi risultati ottenuti con Ubs nel 2008, quando costrinse la più importante banca elvetica a rivelare migliaia di nomi e a pagare 780 milioni di multa per aver consentito a cittadini statunitensi di evadere le tasse.

Nel rapporto della sotto-commissione americana (lungo 176 pagine) si legge infine che i dipendenti di Credit Suisse coinvolti in questo tipo di operazioni sono circa 1.800. Di questi, solo dieci sono stati sanzionati. Nessuno è mai stato licenziato.

Commenta