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Usa, fiducia consumatori ai minimi dal marzo 2009

L’indice cala oltre le aspettative, tornando a far segnare 39,8 punti dai 46,4 di settembre – “Siamo tornati ai livelli della recessione”, spiega un analista – Segnali migliori dal mercato immobiliare: i prezzi salgono leggermente (il Case-Shiller di S&P segna un +0,2%), ma la ripresa è ancora lontana.

Usa, fiducia consumatori ai minimi dal marzo 2009

Ad ottobre la fiducia dei consumatori americani è scesa ai minimi dal marzo 2009. L’indice calcolato dall’organizzazione Conference Board è calato a 39,8 punti, dai 46,4 registrati a settembre (dato rivisto da una stima iniziale pari a 45,4 punti).

Un risultato molto inferiore rispetto alle stime gli analisti, che avevano previsto una semplice limatura a quota 46 punti. “Siamo tornati ai livelli della recessione”, ha detto Lynn Franco, direttore del centro di ricerca del Conference Board. L’indice che misura le condizioni per il futuro, invece, è calato su base mensile da 55,1 a 48,7 punti.

Segnali leggermente più incoraggianti per gli Stati Uniti arrivano dal settore immobiliare. Ad agosto i prezzi delle case sono cresciuti leggermente rispetto a luglio, segnando il quinto mese consecutivo di incrementi. Secondo l’indice Case-Shiller stilato da Standard & Poor’s, il rialzo è stato dello 0,2%.

Su base annuale, invece, il dato continua a far segnare un saldo pesantemente negativo: -3,5 e -3,8%, prendendo in considerazione rispettivamente i 10 e i 20 mercati metropolitani maggiori. “Vediamo un modesto spiraglio di speranza in questi dati”, ha commentato David Blitzer, presidente del comitato sull’indice di S&P.

In ogni caso, nonostante prezzi e tassi d’interesse restino bassi, il mercato fatica ancora a riprendersi dopo la crisi dei mercati finanziari del 2008, soprattutto a causa dell’elevata disoccupazione, dell’alto numero dei pignoramenti e dei requisiti più rigidi per accendere un mutuo.

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