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Usa-Cuba, la storica caduta del Muro dopo 52 anni ringrazia Papa Francesco

Giornata storica per Usa e Cuba: dopo 52 anni cade il Muro della guerra fredda e Obama e Raul Castro annunciano la ripresa delle relazioni diplomatiche e la fine dell’embargo – Fondamentale il ruolo di Papa Francesco nell’avviare un nuovo corso – Scambi di agenti e spie tra i due Paesi.

Usa-Cuba, la storica caduta del Muro dopo 52 anni ringrazia Papa Francesco

Ieri si è chiusa un’epoca. Dopo oltre 50 anni di tensioni, embargo, e persino una guerra mondiale sfiorata negli anni ’60 dopo l’attacco della Baia dei Porci e la successiva crisi dei missili, tornano alla normalità i rapporti tra Usa e Cuba. Una giornata storica, iniziata con il rilascio del prigioniero americano Alan Gross e sugellata dal discorso di Barack Obama, che ha ufficialmente annunciato il riavvicinamento degli Stati Uniti con Cuba, constatando il fallimento di (oltre) mezzo secolo di isolamento del regime comunista.

“Todos somos americanos” (Siamo tutti americani), ha affermato il presidente Obama durante uno dei discorsi destinato inevitabilmente a segnare i suoi due mandati alla Casa Bianca. Il 44esimo presidente degli Stati Uniti ha annunciato il ripristino delle relazioni diplomatiche con L’Avana e l’alleggerimento delle sanzioni economiche.

In contemporanea, nell’isola, l’omologo cubano Raul Castro confermava questo storico disgelo, sottolineando tuttavia che la questione dell’embargo economico, imposto a Cuba da John F. Kennedy nel 1962, non è ancora risolta. Obama ha rivolto un appello per un dibattito sulla revoca di questa misura con il Congresso americano – che si annuncia già infuocato – “all’interno di una cornice legale”.

Papa Francesco, personalmente coinvolto in questi negoziati portati avanti nel massimo riserbo, ha salutato una “decisione storica”, elogiando il riavvicinamento tra i due Paesi, separati soltanto dai 150 chilometri dello stretto della Florida. Sia Obama che Castro hanno ringraziato il pontefice. “Sua santità Papa Francesco ha fatto personalmente appello a me e al presidente cubano Raul Castro attraverso lettere, premendo per una risoluzione del caso di Alan e dell’interesse di Cuba per la liberazione di tre agenti cubani detenuti in Usa da oltre 15 anni”, ha dichiarato il presidente americano.

“L’isolamento (di Cuba) non ha funzionato”, ha sottolineato Obama, giudicando indispensabile aprire “un nuovo capitolo” nella nazione caraibica. Il segretario di stato americano John Kerry intavolerà “immediatamente” discussioni in vista del ripristino dei rapporti diplomatici, interrotti dal 1961. Per lungo tempo prospettiva inimmaginabile, gli Stati Uniti apriranno inoltre all’Avana un’ambasciata nei “prossimi mesi”.

Tra le misure annunciate per promuovere gli scambi economici tra i due Paesi, gli americani potranno utilizzare le loro carte di credito a Cuba e le istituzioni americane potranno aprire conti correnti negli istituti di credito cubani. L’esportazione di materiali per le telecomunicazioni sarà inoltre consentita, nell’ottica di favorire lo sviluppo della rete internet sull’isola. I viaggiatori americani potranno inoltre riportare da Cuba fino a 100 dollari di tabacco, compresi i celebri sigari cubani.

Lo storico annuncio è arrivato qualche ora dopo la liberazione di Alan Gross, americano di 65 anni detenuto da cinque anni all’Avana. Washington aveva vincolato ogni disgelo alla liberazione di questo ex contractor dell’agenzia federale americana per lo sviluppo internazionale (Usaid), filiale del Dipartimento di Stato. Arrestato il 3 dicembre 2009 a Cuba, Alan Gross era stato condannato nel 2011 a quindici anni di reclusione per aver introdotto materiale per le trasmissioni satellitari interdetto nell’isola comunista. E’ stato liberato nel quadro di un più vasto scambio di spie detenute a Cuba e di tre cubani arrestati negli Stati Uniti.

Il presidente del Consiglio italiano, Matteo Renzi, “ha accolto con sincero apprezzamento lo storico annuncio effettuato oggi dal presidente Obama e dal presidente Castro di un disgelo nei rapporti tra gli Stati Uniti e Cuba”. Una nota di Palazzo Chigi ha informato che “nell’occasione, il presidente Renzi ha rivolto un pensiero riconoscente a Sua Santità Papa Francesco, il cui interessamento e costante sostegno hanno svolto un ruolo cruciale nello scrivere una pagina storica che conferma il Suo personale impegno per la pace e la fratellanza tra i popoli”.

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