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Unipol-Fondiaria, pioggia di proteste dei piccoli azionisti contro i regali ai Ligresti

Sul web tutta la delusione dei piccoli azionisti, chiamati a nuovi aumenti di capitale mentre i Ligresti, dopo gli enormi guasti creati nel gruppo, escono di scena con premi tanto mostruosi quanto immeritati.

Unipol-Fondiaria, pioggia di proteste dei piccoli azionisti contro i regali ai Ligresti

Si avvicina un fine settimana di fuoco per Fondiaria Sai: sabato 28 gennaio sono convocati i cda di Unipol e Premafin, poi è la volta del cda Fondiaria del 29 gennaio sulla ricapitalizzazione mentre i primi giorni di febbraio i vertici bolognesi presenteranno in Consob il quesito sull’Opa. L’operazione, che prevede il passaggio del pacchetto di maggioranza di Premafin (che controlla il 35% di Fondiaria) dai Ligresti alla Unipol e l’Offerta pubblica di acquisto sulla restante parte della holding, è infatti subordinata al fatto che l’autorità esenti Unipol dal presentare un’Opa a cascata sulle controllate Fondiaria e Milano Assicurazioni facendo leva sulla considerazione che si tratta di un’operazione di salvataggio.

Che l’operazione fosse tecnicamente complesso lo avevano visto tutti. Che avrebbe alzato un vespaio di polemiche da parte dei piccoli risparmiatori lo si poteva però immaginare. Sia da parte degli azionisti di Fondiaria Sai, che da tempo stanno subendo un vero bagno di sangue sul valore delle azioni in Borsa e che hanno già messo mano al portafoglio per sostenere il gruppo ma che ora vedono sfumare l’ultima possibilità per limitare i danni. Sia di Milano Assicurazioni, delusi dalla gestione della società. Sia per quelli di Unipol che, anch’essi messi a dura prova dalle quotazioni del titolo, confidavano in una ripresa sulla scia di un miglioramento dei conti vedono ora imbarcarsi Unipol in un’operazione che pare abbia troppe zone d’ombra. A partire dal trattamento riservato alla famiglia Ligresti che riceve per il pacchetto 77 milioni di euro (0,3656 euro ad azione) e si vede riconoscere 700 mila euro l’anno per cinque anni come compenso per un patto di concorrenza a ciascun componente (Salvatore, Jonella, Giulia e Paolo).

La rete e i giornali sono pieni dielle loro proteste e della loro rabbia. “Il salvataggio Fonsai mi disgusta all’estremo. In un momento in cui c’è questa crisi e il governo invoca equità e giustizia si deve leggere che Unipol darebbe una buona uscita di quel valore a coloro che hanno portato l’azienda sul lastrico?”, scrive Moravio S. a Repubblica che ha raccolto decine di testimonianze di risparmiatori delusi. E ancora: “Sono un piccolo azionista di Unipol. Si sta per compiere l’ennesima “truffa-legalizzata” ai danni di chi ha deciso di investire qualche risparmio nelle Azienda italiane”, dice Massimo B. “Sono un piccolo azionista Milano Assicurazioni, ero piccolo e ora piccolissimo visto come i Ligresti e i loro conniventi hanno ridotto la società”, commenta deluso Massimilano M.

L’Adusbef ha già presentato un esposto alla Procura di Milano in cui ha chiesto di accertare, anche con l’acquisizione dei bilanci infragruppo degli ultimi 3 anni, le ragioni di una super valutazione fatta da Unipol che strapaga l’azionista Ligresti in Premafin, ricapitalizza la holding per metterla in condizione di seguire l’aumento di capitale della controllata Fonsai e infine vara la fusione a quattro, tra Premafin, Fonsai, Milano assicurazioni e Unipol Assicurazioni.

Fra poco la palla passerà alla Consob di Vegas. Chiede Cristiano F. sempre scrivendo a Repubblica: “di fronte all’esposto dell’Adusbef alla procura di Milano, alle autorevoli opinioni di esperti quali Borghesi e Zingales, alla vergogna che si sta alzando da parte dei piccoli risparmiatori, riuscirà il vostro organismo almeno questa volta a tutelare i piccoli azionisti?”.

In Borsa oggi i titoli della galassia Ligresti salgono: +0,76% Premafin, +4,03% Fondiaria Sai e + 4,68% Milano assicurazioni. Anche Unipol sale del 3,78%.

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