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Unioni civili: stasera il Senato vota la fiducia

Nel maxiemendamento su cui il governo ha posto la fiducia sono spariti la stepchild adoption (che confluirà in un nuovo provvedimento) e l’obbligo di fedeltà, ma è rimasto quello del mantenimento in caso di cessazione dell’unione.

Unioni civili: stasera il Senato vota la fiducia

Oggi, giovedì 25 febbraio, alle ore 19, l’Aula del Senato vota la fiducia sul disegno di legge Cirinnà sulle unioni civili. Lo ha deciso ieri la conferenza dei capigruppo di Palazzo Madama, dopo che il governo Renzi ha posto la questione di fiducia sul maxiemendamento al provvedimento, che prevede lo stralcio della stepchild adoption.

“L’accordo è chiuso – ha detto il senatore Andrea Marcucci (Pd) –, l’emendamento è scritto, va molto bene, aspettiamo la bollinatura da parte della Ragioneria dello Stato”.

Oltre all’adozione del figlio del partner, è sparito dal testo anche l’obbligo di fedeltà – che secondo i centristi avvicinava eccessivamente le unioni civili al matrimonio –, ma è rimasto quello del mantenimento in caso di cessazione dell’unione. La legge prevede inoltre la possibilità di separazione lampo davanti all’ufficiale di stato civile.

“Resta fermo quanto previsto e consentito in materia di adozione dalle norme vigenti”, si legge nel testo, che, con questa riformulazione, esclude l’applicazione del Ddl Cirinnà alla legge sulle adozioni del 1983. Tuttavia, spiegano fonti parlamentari, resta valida la giurisprudenza emersa finora sui casi di ricorsi inoltrati da coppie omosessuali.

Quanto alla stepchild adoption vera e propria, non viene definitivamente accantonata. Luigi Zanda, capogruppo del Pd al Senato, ha assicurato che sarà introdotta in un nuovo disegno di legge sulle adozioni. Il testo godrà di “una corsia preferenziale” e sarà approvato da Camera e Senato “entro la fine di questa legislatura”.

Il Premier Matteo Renzi ha commentato su Twitter:



“Siamo davvero ad un passo da una legge storica – ha commentato la firmataria del Ddl, Monica Cirinnà –, che assegnerà finalmente, dopo un ritardo insopportabile, diritti concreti e pieni alle coppie gay. Nel maxi emendamento c’è un passaggio di garanzia che non preclude il lavoro dei magistrati nella tutela della continuità affettiva del minore. Viene inoltre esplicitato il riconoscimento della vita familiare e la norma antidiscriminatoria dell’art 3. Resta fermo l’impegno che mi sento di prendere oggi, raccogliendo le indicazioni del segretario Renzi, di lavorare da subito a un disegno di legge di riforma delle adozioni”.

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