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Unicredit svolta: più redditività, meno Npl, target ok e novità in Cda

L’ad Mustier festeggia i risultati del primo anno del nuovo piano con un rialzo del 74% del margine operativo netto, l’utile a 5,5 miliardi, un netto taglio degli Npl e la conferma di tutti i target – Pay out al 20% – Più mercato e niente fondazioni nel nuovo Cda presieduto da Saccomanni: ci saranno anche Micossi, Andreotti jr., Sironi e Pierdicchi

Il gruppo Unicredit ha chiuso l’esercizio 2017 con un utile netto di 5,5 miliardi di euro, a fronte della perdita di 11,8 miliardi del 2016. L’utile netto rettificato è stato di 3,7 miliardi di euro, esclusi gli effetti delle cessioni di Bank Pekao e Pioneer e l’impatto negativo di un costo non ricorrente registrato nel terzo trimestre.

Il Cda proporrà alla prossima assemblea la distribuzione di un dividendo cash di 0,32 per azione, pari a 700 milioni di monte dividendi complessivo, per un payout ratio del 20% sui profitti normalizzati. Il margine operativo netto è cresciuto di 73,7%, a 5,7 miliardi, grazie alla performance commerciale e alla gestione dei costi e del rischio.

I crediti deteriorati lordi si sono ridotti del 5,6% su trimestre e del 14,0% negli ultimi dodici mesi, attestandosi a 48,4 miliardi, con il rapporto tra crediti deteriorati lordi e totale crediti in miglioramento a 10,2% nel quarto trimestre (-0,5 p.p. trim/trim, -1,6 p.p. a/a).

I crediti deteriorati netti sono diminuiti a 21,2 miliardi (-5,1% su trimestre, -15,2% su anno), progredendo verso l’obiettivo di 20,2 miliardi di Transform 2019. Il rapporto tra crediti deteriorati netti e totale crediti si è attestato al 4,7% nel trimestre (-0,2 p.p. trim/trim, -0,9 p.p. a/a). Il rapporto di copertura è stato di 56,2% (-0,2 p.p. trim/trim, +0,6 p.p. a/a).

Quanto al piano Transform 2019, la Banca sottolinea che fin qui tutti i target sono stati raggiunti.

“Il 2017 è stato un anno di svolta per Unicredit: abbiamo lanciato il piano Transform 2019 che sta già conseguendo risultati tangibili conducendo ad una performance finanziaria in ampio miglioramento, oltre a porre le basi per il successo e la crescita futuri di Unicredit”. Lo ha sottolineato Jean Pierre Mustier, amministratore delegato della Banca, commentato i risultati del 2017.

“Abbiamo rafforzato in maniera significativa il nostro capitale – ha aggiunto – grazie all’aumento di capitale interamente sottoscritto per 13 miliardi di euro ed abbiamo intrapreso azioni decisive per il de-risking del bilancio mediante un`operazione senza precedenti da 17,7 miliardi di euro sui crediti deteriorati facenti parte del portafoglio Fino, con la seconda tranche dell`operazione che si è conclusa a gennaio di quest`anno”, ha aggiunto. “Abbiamo inoltre ridotto il nostro perimetro con le cessioni di Pekao e Pioneer, in modo da poterci concentrare completamente sui nostri asset strategici core e sul rafforzamento della nostra posizione di semplice banca commerciale paneuropea”.

Mustier si è detto “molto soddisfatto dei risultati finanziari conseguiti nel 2017 che hanno mostrato miglioramenti in tutte le aree” e ha sottolineato in particolare l`utile netto contabile del quarto trimestre, che ha raggiunto gli 801 milioni di euro: “il nostro miglior quarto trimestre nell`ultimo decennio”. Transform 2019, ha concluso il manager francese, è “in anticipo rispetto ai tempi previsti” e “tutti gli obiettivi per il 2019 sono stati confermati e siamo sulla strada giusta per rendere UniCredit una banca paneuropea vincente”.

Infine il Cda di Unicredit, in vista del proprio rinnovo, ha approvato all’unanimità la lista dei candidati da proporre all’Assemblea degli Azionisti prevista per il 12 aprile 2018. In lista ci sono Fabrizio Saccomanni, proposto alla presidenza, e Jean Pierre Mustier, confermato amministratore delegato. Nel resto della lista, meno fondazioni e più mercato rispetto al passato: Lamberto Andreotti, Sergio Balbinot, Cesare Bisoni, Martha Dagmar Boeckenfeld, Isabelle De Wismes, Stefano Micossi, Mohamed Hamad Al Mehairi, Maria Pierdicchi, Andrea Sironi, Alexander Wolfgring, Elena Zambon, Elisabetta Pizzini e Giuseppe Cannizzaro.

AGGIORNAMENTO

A metà mattina, in scia alla pubblicazione dei conti, il titolo in Borsa di Unicredit guadagna il 2,68%, a 17,938 euro per azione, mettendo a segno uno dei migliori rialzi del Ftse Mib.

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