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Unicredit: Mustier riorganizza. Papa nuovo Dg

Il vice direttore generale e Coo, Paolo Fiorentino, lascerà il gruppo insieme al direttore finanziario Bernardo Mingrone – Mustier: “E’ il primo passo nella riorganizzazione della banca” – Titolo chiude la seduta borsistica in rosso.

Unicredit: Mustier riorganizza. Papa nuovo Dg

Continuano i cambiamenti dell’amministratore delegato Jean Pierre Mustier, dallo scorso 30 giugno alla guida di Unicredit.

La banca «ha definito una nuova struttura organizzativa, con l’obiettivo di semplificare il gruppo, rendere più efficiente l’assetto operativo, identificare in modo più netto ruoli e competenze del senior management, rafforzare la capacità di individuazione delle responsabilità grazie a linee decisionali e di riporto più corte», annuncia una nota.

Il vicedirettore generale Gianni Franco Papa diventa direttore generale «con deleghe ampie e rafforzate», mentre vice direttore generale e Coo, Paolo Fiorentino, lascerà il gruppo. Uscirà da Unicredit anche il direttore finanziario Bernardo Mingrone. Gabriele Piccini invece «lascerà il proprio incarico di capo delle attività in Italia e assumerà un’altra posizione».

A Ranieri De Marchis, oggi capo delle attività di audit e di controllo interno, spetterà la guida delle attività operative, insieme Francesco Giordano, attuale Chief financial officer di Hvb, la banca tedesca del gruppo. Entrambi inoltre ricopriranno il ruolo di co-Chief operating officers.

Mirko Bianchi diventerà Cfo di tutto il gruppo UniCredit (oggi è Cfo di BankAustria). Gli asset italiani, sotto la supervisione di Papa, verranno affidati a Andrea Casini, oggi a capo della Bulgaria, e a Giovanni Ronca, attualmente alla guida della filiale di New York. Marina Natale, guiderà la struttura Strategy e M&A nella fase di revisione strategica delle attività.

«Il modello che viene annunciato oggi», ha dichiarato Mustier, «rappresenta il primo passo nella riorganizzazione della banca. L’obiettivo è quello di rendere il nostro gruppo più snello, più semplice e più efficiente. Con una struttura più leggera, una linea di riporti più corta e responsabilità più chiare, potremo dare impulso ad una cultura del gruppo centrata su una rigorosa disciplina dei rischi e dei costi e fortemente focalizzata sulla capacità di esecuzione».

Gli investitori non sembrano aver preso bene la notizia, diffusa poco prima della chiusura di Piazza Affari. Il titolo ha chiuso con un ribasso del 2,27%. Nel corso della seduta Equita Sim ha ridotto il prezzo obiettivo sul titolo da 4,1 a 3,1 euro e ha confermato la raccomandazione “hold”. Icbpi ha invece confermato la raccomandazione “buy” e il prezzo obiettivo a 5,6 euro.

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