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Unicredit, Mustier: “Siamo una banca europea vincente”

L’ad di Unicredit presenta a Londra i risultati del nuovo piano della banca annunciando una riduzione dei crediti deteriorati, un rafforzamento del patrimonio e un aumento futuro del dividendo: “Transform 2019 è in linea con le attese e sta generando risultati tangibili”

Unicredit, Mustier: “Siamo una banca europea vincente”

“Il piano Transform 2019 di Unicredit è in linea con le attese e sta generando i primi risultati positivi, supportati da dinamiche commerciali rinnovate in tutto il gruppo”. Lo ha detto Jean Pierre Mustier, amministratore delegato di Unicredit.

“Confermiamo tutti i nostri obiettivi chiave iniziali – ha aggiunto – in particolare l’obiettivo di un RoTE maggiore del 9 per cento, con un ulteriore miglioramento del nostro profilo di rischio e la riduzione del target dei crediti deteriorati lordi di gruppo di ulteriori 4,0 miliardi. Abbiamo deciso di incrementare il nostro dividendo per l’esercizio 2019 al 30 per cento, mantenendo nel contempo il nostro target di CET1 ratio6 ad un livello maggiore del 12,5 per cento. Oggi annunciamo anche il rundown completo e autofinanziato del nostro portafoglio di crediti deteriorati della Non Core entro la fine del 2025”.

Per quanto riguarda requisito di capitale di Pillar 2 dello SREP, “è diminuito di 50 punti base a 200 punti base – ha spiegato ancora Mustier – un chiaro riconoscimento dei progressi realizzati nel nostro piano, permettendo di raggiungere un margine di oltre 250 punti base rispetto al livello di CET1 MDA dopo il 2019. Inoltre abbiamo deciso di fornire al mercato una visione completa e trasparente di quella che riteniamo sarà l’evoluzione del panorama regolamentare e del suo impatto su Unicredit fino al 2019 e oltre”.

Mustier ha poi sottolineato come Unicredit abbia “scelto di anticipare l’implementazione di alcune delle linee guida annunciate recentemente dall’Autorità Bancaria Europea (EBA). Grazie alla nostra costante e positiva generazione organica di capitale, l’impatto regolamentare atteso oltre il 2019 sarà incorporato lasciando invariato il nostro obiettivo di CET1 ratio ad un livello maggiore del 12,5 per cento. Appena avremo conferma degli effetti di tali impatti regolamentari, aumenteremo il target di dividend payout dal 30 per cento fino al 50 per cento”.

Transform 2019 costituisce perciò “la base di una strategia di lungo termine, che guarda al futuro per cogliere opportunità e trarre vantaggio dal cambiamento nel panorama bancario e nel comportamento dei clienti. Grazie all’impegno di tutti i colleghi in Unicredit, siamo convinti di raggiungere i nostri obiettivi di Transform 2019, contribuendo insieme a rendere Unicredit una banca paneuropea vincente”, ha concluso Mustier.

UNICREDIT SCENDE SOTTO IL 20% DI “FINO”

Unicredit ha fatto sapere inoltre di aver siglato gli accordi per ridurre la propria partecipazione nel portafoglio di Npl denominato ‘Fino’ (pari inizialmente a 17,7 miliardi poi scesi a 16,2 miliardi) al di sotto del 20% (dal 49,9% mantenuto al termine della prima fase, dopo aver ceduto la maggioranza dei due veicoli di cartolarizzazione costituiti ad hoc a Fortress e Pimco).

Nel dettaglio il 7 dicembre Generali, “a seguito di un processo competitivo e di un’approfondita due diligence”, ha comprato il 30% dei titoli emessi da Onif, il veicolo ceduto a Pimco a cui corrispondevano Npl per 3,3 miliardi. “Questa parte del portafoglio – precisa una nota di Unicredit – aveva in origine un valore contabile lordo di 990 milioni e corrispondeva ad una parte del 49,9 per cento detenuta da Unicredit. Il prezzo è stato in linea con quello della cessione della Fase uno”, ovvero circa il 13% del nominale.

Unicredit ha inoltre “stipulato un accordo definitivo vincolante con fondi gestiti da King Street Capital Management per la cessione di una parte della sua esposizione nei titoli emessi dai veicoli acquisiti da Fortress, a cui corrispondevano Npl per 14,4 miliardi. Anche Fortress parteciperà alla transazione e il regolamento dell’operazione è previsto nel gennaio 2018”.

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