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Unicredit: Mustier, alleanze e strategia restano in bilico

La riunione straordinaria del Cda di Unicredit di ieri è stata aggiornata a metà settimana: in gioco la ricandidatura o meno del Ceo Mustier, l’operazione Mps e l’intera strategia della banca di Piazza Gae Aulenti – Il titolo cade in Borsa

Unicredit: Mustier, alleanze e strategia restano in bilico

Non sono bastate quattro ore al Cda di Unicredit, riunitosi a distanza in via straordinaria nel pomeriggio di ieri per decidere se ricandidare o no il Ceo Jean Pierre Mustier alla guida della Banca, se portare avanti o no le trattative per il matrimonio con dote con il Monte dei Paschi e se accorpare o no le attività estere in una subholding da quotare alla Borsa di Francoforte. Uomini e strategie vanno di pari passo, ma la posta in gioco è molta alta e richiederà altri confronti: il primo avverrà mercoledì nel Comitato nomine e il secondo in una nuova riunione del Cda fissata per giovedì.

Il susseguirsi di incontri fa capire che siamo alla stretta e che il primo e più importante nodo da sciogliere riguarda il futuro di Mustier: sarà ricandidato o no in occasione del rinnovo incarichi previsto per l’assemblea di primavera? E, a sua volta, Mustier vorrà ricandidarsi se la sua strategia, che guarda con freddezza alle aggregazioni bancarie italiane e sostiene invece la creazione di una subholding di asset esteri di Unicredit, non verrà pienamente accolta?

Spetta al Cda uscente presentare la lista del nuovo board con l’indicazione del Ceo e del presidente di Unicredit, ma il fatto che abbia già preso il via il totonomine per l’eventuale successione a Mustier e che comprende candidati sia interni che esterni alla banca è già un segnale significativo. Quanto alla strategia, la questione delle alleanze è fondamentale: continuare in solitudine, come preferisce Mustier, o aprire al negoziato con il Tesoro per acquisire in cambio di una ricca dote il Monte dei Paschi? La presenza nel Cda di Unicredit dell’ex ministro Pier Carlo Padoan, che dovrebbe diventare presidente in primavera e che a suo tempo negoziò con la Ue il piano di salvataggio della Banca senese e che conosce perfettamente la situazione del Monte, lascia immaginare quali siano i desideri del sistema, e cioè del Tesoro e della Banca d’Italia, che vorrebbero mettere in sicurezza Mps, rispettando gli accordi a suo tempo assunti con Bruxelles.

Il futuro di Mustier e di Unicredit si gioca su questi tavoli e forse già in settimana ne sapremo di più

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