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Unicredit, Cda in corso ma su Pioneer servirà ancora tempo

Sul tavolo del consiglio d’amministrazione più ipotesi per il riassetto. Sono tre le offerte presentate da Santander, Cvc e Advent. Cresce il pressing degli spagnoli per l’asset manager che amministra un patrimonio di 185,5 miliardi

Unicredit, Cda in corso ma su Pioneer servirà ancora tempo

Non arriverà oggi la decisione sul futuro di Pioneer. Il consiglio d’amministrazione di Unicredit è in corso e sebbene l’argomento di come valorizzare la quota del 50% nell’asset manager non sia all’ordine del giorno, potrebbe comunque ricevere un’informativa dall’amministratore delegato Federico Ghizzoni. Sul tavolo sono tre le offerte finora presentate: da Banco Santander, dal private equity inglese Cvc e dall’inglese Advent.

E se nelle ultime settimane è cresciuto il pressing dell’istituto di credito spagnolo che si presenta in alleanza con Warbur Pincus, è probabilmente troppo presto perché una scelta venga annunciata oggi nonostante le aspettative della vigilia andassero in questa direzione. Secondo le indiscrezioni riportate dal Financial Times e approfondite da Corriere della Sera e Sole 24 Ore, la banca spagnola proporrebbe una piattaforma di aggregazione sulla quale fare confluire anche altri protagonisti. Rispetto alle altre offerte, quella spagnola non sarebbe cash ma metterebbe sul piatto uno scambio carta contro carta anche se i vantaggi per Unicredit sarebbero analoghi. Dall’aggregazione nascerebbe un colosso da 330 miliardi di asset under management, 185 dei quali portati da Unicredit attraverso Pioneer.

Il gruppo bancario italiano ha una quota del 50% in Pioneer investments. La valutazione complessiva del 100% della società è compresa fra i 2 e i 3 miliardi. Mentre sale l’attesa per le comunicazioni che darà l’Unicredit, il titolo in Borsa arretra dell’1,3% a 6,18 euro. 

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