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Ue: nel periodo 2007-2013 Pil Italia -8,7%, eurozona -1,7%

E’ quanto emerge dall’analisi del rapporto sull’Italia preparata dalla Dg Ecfin che sorregge le raccomandazioni pubblicate ieri dalla Commissione Ue: recupero di un ritmo più forte di crescita, la creazione di posti di lavoro e il calo del debito restano le emergenze nazionali.

Ue: nel periodo 2007-2013 Pil Italia -8,7%, eurozona -1,7%

Tra il 2007 e il 2013 il pil reale in Italia si è contratto dell’8,7%, nella zona euro dell’1,7%. E’ quanto emerge dall’analisi del rapporto sull’Italia preparata dalla Dg Ecfin che sorregge le raccomandazioni pubblicate ieri dalla Commissione Ue: recupero di un ritmo più forte di crescita, la creazione di posti di lavoro e il calo del debito restano le emergenze nazionali.

L’occupazione insomma non è calata quanto in altri Stati membri, ma si è ridotto drasticamente l’orario di lavoro e il tasso di disoccupazione è raddoppiato dal 6,1% al 12,2%. Il mercato del lavoro reagisce con ritardo al miglioramento della situazione economica. Infine i conti pubblici: dopo essere aumentato di 26 punti percentuali anche a causa del sostegno finanziario ai paesi Eurozona (3,6% del pil) raggiungerà il picco quest’anno al 135% del pil. I rischi per la sostenibilità del debito pubblico restano medio-bassi, ma l’azione di consolidamento del bilancio va rafforzata anche quest’anno. 

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