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Ue: l’Italia scivola su una buccia di banana

Il Governo italiano non avrebbe versato all’Unione europea le somme dovute al bilancio comunitario per l’importazione delle banane – Entro due mesi l’Italia dovrà mettersi in regola, altrimenti la Commissione deferirà il caso alla Corte di giustizia.

Ue: l’Italia scivola su una buccia di banana

L’Italia scivola sulla classica buccia di banana. La Commissione europea ha aperto una procedura d’infrazione nei confronti del nostro Paese per irregolarità legate all’importazione di questo frutto. Proprio così: l’esecutivo comunitario ha chiesto alle autorità italiane di “conformarsi alla normativa relativa ai dazi doganali” e di “versare le somme dovute al bilancio Ue” per l’import di banane fresche. Se entro due mesi non si mette in regola sarà deferita alla Corte di giustizia.

La procedura d’infrazione si riferisce a fatti avvenuti tra il 1998 e il 2004. In questo periodo, ha spiegato la Commissione Ue, uffici doganali italiani hanno accertato dichiarazioni su banane importate con uno stesso peso standard “nonostante i controlli sul peso avessero accertato che fosse superiore a quello dichiarato”. Accertando “sistematicamente” dichiarazioni che, come avrebbero dovuto spare, erano errate, “le autorità italiane hanno causato una perdita di risorse per il bilancio Ue e sono considerate finanziariamente responsabili”.

La perdita, ha sottolineato l’organismo di Bruxelles, ammonta a 6.742.210,57 euro. Che l’Italia dovrà restituire. La Commissione Ue, infatti, aprendo la procedura d’infrazione ha intimato il nostro paese a “mettere a dispozione l’importo dovuto senza indugio”.

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