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Ue a Italia: compensazioni a Poste non violano norme aiuti di Stato

Secondo Bruxelles, la compensazione concessa dall’Italia a Poste Italiane per “l’obbligo di servizio universale” non viola le norme Ue sugli aiuti di Stato – Si tratta di 1,05 miliardi di euro per il 2016-2019 e di 1,34 miliardi per il 2012-2015.

Ue a Italia: compensazioni a Poste non violano norme aiuti di Stato

La Commissione europea ha stabilito che la compensazione concessa dall’Italia a Poste Italiane per lo svolgimento del servizio pubblico (“obbligo di servizio universale”) nei periodi 2012-2015 e 2016-2019 è in linea con le norme Ue sugli aiuti di Stato. Si tratta di 1,05 miliardi di euro per il 2016-2019 e di 1,34 miliardi per il 2012-2015.

Secondo la Commissione, la compensazione concessa a Poste Italiane “è basata su un metodo solido e prudente, che garantisce che la compensazione non superi il costo della missione di servizio pubblico”, scrive l’Esecutivo comunitario. In particolare, “il calcolo contiene una stima e tiene debitamente conto di tutti i vantaggi immateriali connessi allo status di prestatore incaricato dell’adempimento di obblighi di servizio pubblico, come le sinergie fra servizi postali e finanziari”.

Inoltre, “l’ammontare degli aiuti concessi diminuisce considerevolmente col passare del tempo se si tiene conto del notevole miglioramento in termini di efficienza che si otterrà durante il periodo di conferimento dell’obbligo di servizio universale”. Nell’ottobre 2015 l’Italia ha comunicato alla Ue che intendeva compensare Poste Italiane per l’adempimento del suo obbligo di servizio postale universale nel periodo 2016-2019.

Quest’obbligo comprende i servizi postali di base erogati in tutto il Paese a prezzi abbordabili e nel rispetto di certi requisiti minimi di qualità. In base al contratto concluso con l’Italia, Poste Italiane riceverebbe un massimo di 1,05 miliardi di euro per il periodo 2016-2019 (262 milioni di euro all’anno).

L’Italia ha inoltre informato la Commissione di compensazioni già approvate ma non ancora pagate per l’adempimento dell’obbligo di servizio universale nel periodo 2012-2015 in seguito alla proroga di un contratto precedente. La compensazione per il periodo 2012-2015 ammonterebbe a un massimo di 1,34 miliardi di euro (335 milioni di euro all’anno).

In base alle norme Ue in materia di aiuti di Stato relative alla compensazione degli obblighi di servizio pubblico, adottate nel 2011, le imprese possono ricevere una compensazione per i costi supplementari derivanti dalla prestazione di un servizio pubblico subordinatamente a certi criteri. 

Questo consente agli Stati membri di concedere aiuti di Stato per l’erogazione di servizi pubblici evitando al tempo stesso sovracompensazioni a favore delle imprese a cui sono affidati tali servizi, in modo da ridurre al minimo le distorsioni della concorrenza e da garantire un uso efficiente delle risorse pubbliche.

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