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Ubi Banca presenta a Genova “Trust in LIFE”

Il convegno, aperto da Frederik Geertman, Chief Commercial Officer di UBI, e da Pietro Pongiglione, Presidente dell’Istituto Giannina Gaslini, ha approfondito le novità della legge 112/2016 e le opportunità offerte dall’iniziativa realizzata dalla banca in collaborazione con Anffas e CGM.

Si è svolto oggi, presso Villa Quartara, sede del Centro Internazionale di Studi e Formazione CISEF Gaslini, il convegno di presentazione di “Trust in Life” promosso da Anffas, CGM e UBI Banca, a cui hanno preso parte i vertici di UBI Banca e dell’Istituto Giannina Gaslini e al quale sono intervenuti in qualità di relatori l’avv. Sonia Viale, vice presidente Regione Liguria e assessore alla Sanità, Politiche Sociali e Sicurezza, la dottoressa Francesca Fassio, assessore alle Politiche socio-sanitarie del Comune di Genova, il dottor Guido Cisternino, responsabile di UBI Comunità Terzo Settore ed Economia Civile, il dottor Massimo Lodi, Direttore Generale UBI Trustee, il notaio Lorenzo Anselmi, presidente del Comitato regionale Liguria AIRC

Con l’occasione l’istituto bancario, presente in Liguria con le proprie attività di retail, corporate e private banking attraverso una rete di sportelli e centri di consulenza specializzata, ha donato al Gaslini un minivan che verrà utilizzato dall’ospedale pediatrico a favore dei ricoverati e delle loro famiglie.

Trust in Life, il primo trust di un istituto di credito italiano in attuazione della legge 112/2016

Il settecentesco Auditorium di Villa Quartara, sede del Centro Internazionale di Studi e Formazione CISEF Gaslini, ha ospitato il convegno di presentazione del programma di UBI Banca per supportare, con gli strumenti del Trust e le specifiche competenze delle associazioni impegnate nell’assistenza, le persone non autosufficienti, sia nel periodo in cui possono essere affiancate dai famigliari, sia successivamente.

L’offerta è inserita nel contesto del progetto di partnership “Durante e dopo di noi” in cui a UBI Banca si affiancano Anffas Onlus e Gruppo Cooperativo CGM.

La legge 22 giugno 2016, n. 112, che introduce “Disposizioni in materia di assistenza in favore delle persone con disabilità grave prive del sostegno familiare” ha come obiettivo il favorire il benessere e la piena inclusione sociale e l’autonomia delle persone con “disabilità grave” non determinata da invecchiamento.

Il provvedimento noto anche come “Durante e Dopo di Noi” in quanto ha portato al centro del dibattito e all’attenzione di operatori e famiglie sia il periodo in cui le persone con disabilità sono ancora affiancate dai genitori, sia quello in cui questo affiancamento sarà sostituito da strutture che riprodurranno le condizioni abitative e relazionali della casa familiare. Secondo uno studio condotto da AICCON (Associazione Italiana per la promozione della Cultura della Cooperazione e del Non profit) sono infatti 127.000 le persone potenzialmente interessate e destinatarie della legge, i cui bisogni vanno dal supporto economico-finanziario al sostegno socio-sanitario.

In tale contesto l’obiettivo di progetto condiviso tra i partner è costruire modelli di intervento coesivi ed efficienti rivolti alle persone con grave disabilità e alle loro famiglie per favorire la piena realizzazione di percorsi di vita autonomi ed inclusivi. L’approccio utilizzato è orientato alla sussidiarietà circolare, aperto alla co-progettazione e alla collaborazione con le diverse realtà sociali presenti sul territorio.

I due pilastri del progetto

Trust in Life si fonda su due pilastri: da una parte il Progetto di Vita, programma a sostegno delle persone con disabilità realizzato da Anffas e CGM al termine di un percorso di co-progettazione tra i beneficiari, le famiglie e gli operatori del Terzo Settore; dall’altra il trust multibeneficiario predisposto da UBI Trustee per gestire le risorse economico-finanziarie ed immobiliari integrandole con i patrimoni familiari/personali, grazie al supporto di UBI Comunità.

L’evento di oggi a Genova è parte di un ciclo di presentazioni del progetto, avviato a Milano con il convegno di lancio, avvenuto il 29 giugno scorso, e destinato a toccare le principali città italiane per ampliare la diffusione della conoscenza dei principali aspetti e strumenti collegati alla legge sul “Durante e Dopo di noi”.

UBI Banca dona un minivan per gli spostamenti dei pazienti tra i diversi padiglioni ospedalieri

Nel parco di Villa Quartara è avvenuta la consegna all’Ospedale Pediatrico del minivan donato da UBI Banca, alla presenza di Patrizia Giangualano, Consigliere di Sorveglianza di UBI Banca, di Pietro Pongiglione, Presidente dell’Istituto Giannina Gaslini e di Frederik Geertman, Chief Commercial Officer di UBI.

Il mezzo, un Fiat Doblò, offre da sei a nove posti facilmente accessibili e sarà utilizzato dai degenti e dai loro famigliari per i trasporti interni alla vasta area ospedaliera. L’Istituto Gaslini è punto di riferimento in Italia per tutte le malattie più rare e complesse, dispone infatti di 20 padiglioni che ospitano tutte le specialità pediatriche, oltre ai numerosi laboratori di ricerca.

“L’utilizzo del minivan rientra tra le iniziative realizzate dall’ospedale per alleviare le difficoltà e le sofferenze dei bambini in cura, garantendo un migliore livello di accoglienza sia ai pazienti sia alle famiglie dei ricoverati, che saranno così agevolati negli spostamenti tra i reparti” ha spiegato il dottor Pietro Pongiglione, Presidente dell’Istituto Gaslini.

“Il nostro ospedale pediatrico è infatti fortemente impegnato nella promozione della cosiddetta “umanizzazione delle cure” sia direttamente, attraverso un’attività assistenziale che riconosce la centralità della famiglia nella vita del bambino ed il coinvolgimento della stessa nel piano assistenziale, sia a livello culturale: con seminari, incontri e formazione. La nostra missione è curare al meglio i bambini offrendo loro il massimo livello di assistenza, sorretta dalla ricerca più avanzata, prendendoci cura del piccolo insieme alla sua famiglia. Siamo infatti coinvolti – insieme alle famiglie dei nostri pazienti e alle tante associazioni di volontariato che ci sostengono- anche nella gestione collaterale alla cura del bambino: siamo quindi felici di supportare iniziative come “Trust in Life” per il progetto “Durante e Dopo di Noi” in grado di offrire un aiuto concreto per il futuro di tanti bambini disabili” ha concluso Pietro Pongiglione, Presidente dell’Istituto Gaslini.

“Nell’attuale contesto sociale ed economico aumentano le disuguaglianze in ambito socio-sanitario, anche a causa delle difficoltà del settore pubblico nel soddisfare le crescenti necessità della popolazione. Diventa quindi rilevante passare dal ‘welfare state’ a un sistema di welfare comunitario sostenibile grazie alla collaborazione tra il settore pubblico, gli enti non profit e le imprese private”, ha dichiarato Frederik Geertman, Chief Commercial Officer di UBI. “Il progetto ‘Trust in Life’ risponde con efficacia a questa esigenza di evoluzione coniugando le competenze tecniche di un’istituzione finanziaria importante come UBI con la capacità di dialogo diretto con i potenziali beneficiari propria di realtà di grande esperienza come Anffas e CGM”.

“Trust in Life va nella linea dello sviluppo che il welfare deve avere nell’immediato futuro in Italia”, ha affermato Lucia Merione di CGM Liguria, “Il progetto può mettere in moto energie per rispondere alle esigenze delle persone con grave disabilità e delle loro famiglie attraverso servizi alla persona sempre più personalizzati e puntuali. Noi, con la nostra rete CGM e le diverse realtà che la compongono possiamo essere generatori di un nuovo welfare capace di dare risposte immediate e mirate”.

“La legge 112 rappresenta non solo un traguardo importante che dopo tanti anni è stato finalmente raggiunto, ma anche un tassello fondamentale nella vita delle persone con disabilità e delle loro famiglie”, ha dichiarato Fiorenzo Marino, Presidente Anffas Liguria e Anffas Imperia, “Non risolve, infatti, solo ed esclusivamente le questioni relative al durante e dopo di noi, ma, come abbiamo più volte sottolineato, apre un panorama nuovo, offrendo alle persone con disabilità la possibilità di progettare la propria vita, partendo dal diritto di scegliere dove vivere e con chi vivere. Questo vuol dire che ci saranno nuove strade da percorrere e nuove processi da mettere in moto che influiranno anche nel nostro sistema di welfare, andando a contrastare emarginazione, esclusione ed istituzionalizzazione, fenomeni che troppo spesso, purtroppo, caratterizzano la presa in carico delle persone con disabilità”

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