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Trump, bocciata ancora la riforma sanitaria

Il dissenso di alcuni senatori repubblicani impedisce l’approvazione anche della seconda versione della riforma – Trump, alle corde, propone di votare solo per abolire l’Obamacare, senza per ora avere una nuova legge al suo posto

Trump, bocciata ancora la riforma sanitaria

Niente da fare per la riforma sanitaria di Donald Trump. Il dissenso dei senatori repubblicani ha fatto saltare anche l’ultima versione della legge che avrebbe dovuto sostituire l’Obamacare, la cui cancellazione era una delle principali promesse fatte dal magnate newyorkese in campagna elettorale.

Dopo l’addio alla prima stesura del Trumpcare, che non era stata nemmeno votata per evitare figuracce, la seconda viene seppellita dai no di Mike Lee, Jerry Moran, Susan Collins, Rand Paul e naturalmente di John McCain, il più agguerrito fra gli oppositori interni di Trump (ma paradossalmente favorevole all’abolizione dell’Obamacare), che è ancora ricoverato in ospedale per un problema a un occhio. Alla fine, di 52 seggi al Senato su 100 totali, i repubblicani avrebbero adesso al massimo 47 voti. Non bastano.

E allora Trump prova la mossa della disperazione, proponendo di votare soltanto per abolire l’Obamacare, neutralizzando la legge per due anni. Una soluzione che lascerebbe decine di milioni di persone senza assistenza sanitaria in attesa che i repubblicani si mettano d’accordo su un nuovo testo. “Abolitela e ricominciate da zero – ha twittato Trump – i democratici si uniranno a noi”.



Il capo della maggioranza al Senato, Mitch McConnell, ha detto che nei prossimi giorni presenterà un nuovo disegno di legge per abbattere l’Obamacare, senza avere per ora una riforma al suo posto. Ma ha aggiunto anche che per la transizione dalla presente normativa ad una futura, ancora tutta da scrivere, ci vorranno almeno due anni.

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