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Tribunale dei brevetti Ue, Milano candidata: ecco cos’è

Milano batte Torino e si candida ad ospitare il tribunale unificato dei brevetti – Ecco cos’è questo organismo, cosa farà e quali sono le altre città candidate in concorrenza

Tribunale dei brevetti Ue, Milano candidata: ecco cos’è

Milano sarà la città candidata ad ospitare il Tribunale unificato dei brevetti Ue. Lo ha annunciato il Governo alla fine di un consiglio dei ministri tenutosi nella tarda serata di giovedì.

Il capoluogo lombardo è riuscito a spuntarla su Torino in una battaglia politica che ha tenuto il dossier in stallo per diverse settimane. Milano è infatti guidata da un sindaco del Pd, Beppe Sala, la sindaca di Torino è invece la pentastellata, Chiara Appendino. 

A fare la differenza, secondo quanto riportato dal Corriere della Sera, sono state sia l’asse creato tra Sala e il viceministro Cinque Stelle, Stefano Buffagni, sia la presa di posizione compatta di tutte le principali istituzioni lombarde. Da tenere in considerazione anche il fatto che nel decennio compreso tra il 2008 e il 2018, Milano è stata la città che ha depositato più domande di brevetto europeo in Italia (6.543, il 17,2 per cento del totale). 

Torino potrà però consolarsi con il Centro nazionale dell’Intelligenza Artificiale, “il network che coordinerà le varie attività di ricerca in questo campo e che costituirà uno dei tasselli principali della strategia definita dal Ministero per lo sviluppo economico (MISE)”, spiega il Governo.

COS’È IL TRIBUNALE DEI BREVETTI UE

Il tribunale unificato dei brevetti, acronimo TUB, è un’istituzione di cui si parla da quasi 40 anni. Nel 2013 è stato approvato un accordo che affida a una corte sovranazionale il compito di decidere sulle controversie relative alle violazioni del brevetto Ue con effetto unitario e sulla validità di brevetti europei e unitari. L’idea però è sempre rimasta solo teorica e non c’è ancora una data ufficiale che stabilisce quando il TUB sarà ufficialmente operativo (anche se si parla del 2022).

Erano state stabilite anche le sedi: le corte di prima istanza avrebbe dovuto avere uffici a Parigi, Londra e Monaco, mentre quella di appello in Lussemburgo. A causa della fuoriuscita del Regno Unito dalla Ue si deve dunque trovare una nuova sede. Il prossimo 10 settembre, a Bruxelles, si terrà una riunione del Comitato preparatorio di questo tribunale, che tra ha il compito di rendere operativo l’ente, e che tra le altre cose dovrà decidere quale città dovrà sostituire Londra. 

L’ANNUNCIO DEL GOVERNO

“La Presidenza del Consiglio ha individuato Milano come città candidata ad ospitare il Tribunale Unificato dei Brevetti e Torino come sede principale per l’Istituto Italiano per l’Intelligenza Artificiale (I3A). L’obiettivo è creare una sinergia tra le due città e il Governo e allo stesso tempo consolidare l’asse nord-ovest del Paese: una strategia che renderebbe ancor più forti Milano e Torino e, con esse, l’Italia”. Questo quanto si legge nella nota di Palazzo Chigi che parla di “decisione strategica, in direzione di un ulteriore contributo italiano allo sviluppo e alla crescita dell’Unione europea”.   

LE ALTRE CITTÀ CANDIDATE

La vittoria di Milano non è scontata, anche se dopo quanto accaduto nel 2017 con l’Agenzia Europea dei Medicinali – quando la città lombarda, partendo favorita, perse contro Amsterdam a seguito di un sorteggio – molti pensano che la sua candidatura possa andare a buon fine. 

Milano dovrà vedersela ancora una volta con Amsterdam, ma anche con Parigi e Monaco di Baviera che, ospitando le altre due sedi, potrebbero assorbire la terza. 

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