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Tria avverte il Governo: “Programma nei limiti del bilancio”

Da Buenos Aires, dove è impegnato nel G20, il ministro dell’Economia rassicura i leader mondiali: se la crescita rallenterà non si faranno manovre che mettano a repentaglio la stabilità dei conti e la fiducia dei mercati – Flat tax e reddito di cittadinanza si allontanano -Ma Salvini al Corsera: “Cambieremo i numeri decisi a tavolino da Bruxelles”

Tria avverte il Governo: “Programma nei limiti del bilancio”

Le promesse di Salvini e Di Maio non manderanno in tilt i conti pubblici. Questo il messaggio lanciato da Buenos Aires dal ministro dell’Economia, Giovanni Tria, ai leader delle maggiori potenze mondiali impegnati nel G20.

Il nostro Paese non attuerà la manovra correttiva da 5 miliardi richiesta da Bruxelles, ma terrà a bada il bilancio. Il numero uno del Mef ripete che la crescita sta rallentando, ma rassicura i suoi ascoltatori: Il “programma di governo” sarà applicato “entro i limiti delle compatibilità di bilancio”.

“Se la crescita rallenterà è ovvio che le manovre economiche sono più complicate da portare avanti, di fronte a un rallentamento non si faranno manovre pro-cicliche”. Parole che sembrano suonare come un de profundis nei confronti di Flat Tax e reddito di cittadinanza: due misure costosissime – 50 miliardi di euro la prima, almeno 17 la seconda – che probabilmente l’Italia per il momento non può permettersi.

“E’ stata un’occasione – ha affermato Tria parlando con i giornalisti – per spiegare le intenzioni del governo italiano, e l’accoglienza è stata “molto positiva”. “E’ nostra volontà, ha continuato, “applicare il programma del governo mantenendosi ovviamente entro quei limiti di bilancio necessari per conservare la fiducia dei mercati ed evitare l’instabilità”.

A confermare le parole di Tria sulla crescita è intervenuto anche il governatore di Bankitalia, Ignazio Visco che, parlando nell’ambito del vertice internazionale tenutosi in Argentina, ha ribadito: “Sono aumentati i rischi al ribasso sulla crescita”.

Al ministro delle Finanze risponde a distanza quello dell’Interno, Matteo Salvini che, in un’intervista rilasciata al Corriere della Sera, non sembra intenzionato a tornare indietro sulle sue promesse elettorali: “Ci hanno eletti per cambiare, se gli italiani avessero voluto proseguire sulla linea di Monti, Letta, Padoan, Renzi e Gentiloni avrebbero votato in modo diverso. Cercheremo di cambiare anche alcuni numeri scelti a tavolino da Bruxelles, che molti Paesi Ue ignorano bellamente”.

Sulla manovra di bilancio che il Governo dovrà predisporre entro l’autunno Salvini ha ribadito che “sarà diversa rispetto a quella degli ultimi anni, e daremo le prime significative risposte sulla riduzione delle tasse”.

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