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Torino-Juve: il derby della Mole è l’ultima chiamata per il riscatto di Allegri e dei bianconeri

Dopo la collezione di vergognose sconfitte e figuracce delle ultime settimane. la Juve e Allegri hanno nel derby contro l’arrembante Toro di Juric l’ultima occasione di rivincita: sapranno sfruttarla?

Torino-Juve: il derby della Mole è l’ultima chiamata per il riscatto di Allegri e dei bianconeri

Il giorno delle risposte. Se le attendono un po’ tutti dalla Juventus, a cominciare da una proprietà sempre più arrabbiata dai risultati stagionali (Andrea Agnelli ha usato più volte il termine “vergogna”) fino ai tifosi, quasi increduli di fronte a ciò che sta accadendo. A darle dovrà essere anzitutto Massimiliano Allegri, ritenuto da molti il colpevole principale della situazione e pure i giocatori, chiamati a dare un segnale dopo la figuraccia di Haifa. Il derby col Torino non potrebbe arrivare in un momento peggiore, ma se non altro non ci sarà il rischio di sottovalutarlo: in uno scenario del genere, del resto, sarebbe davvero imperdonabile. 

Torino-Juventus (ore 18, Dazn)

Non è più una questione di classifica, anche se quella piange parecchio, ma anzitutto di orgoglio, la prima cosa da ritrovare per rialzarsi e ripartire. Di fronte però ci sarà un Toro affamato, deciso a sfruttare il momento di debolezza dei rivali per prendersi un derby che manca da 7 anni (26 aprile 2015, da allora 12 vittorie bianconere e 3 pareggi), oltre che ritrovare un successo in campionato atteso ormai da più di un mese. La sfida, insomma, non è tra due squadre in salute, è chiaro però che è la Juventus la malata peggiore, come si evince dall’ottavo posto in classifica (meno 10 dal Napoli capolista) e dall’ormai molto probabile eliminazione dalla Champions League. Ma i risultati sono solo la punta di un grosso iceberg, fatto di gioco confuso e scadente, condizione atletica precaria e rapporti interni sempre più difficili, inaspriti ulteriormente dalla decisione di Allegri di portare tutti in ritiro. Una scelta che non ha trovato pieni consensi, tanto che nelle ultime ore sono filtrate voci preoccupanti su uno spogliatoio letteralmente spaccato in due, diviso tra “Max” e “No Max”. Il diretto interessato, intanto, ha incassato la fiducia del presidente Agnelli, suo sponsor principale (qualcuno pensa che sia addirittura l’unico), ma anche lui sa di dover sterzare al più presto, altrimenti l’esonero diventerà inevitabile.

Allegri smentisce le tensioni: “Nessuno era contrario al ritiro, ora vinciamo il derby”

“Nessuno ha chiesto di non fare il ritiro, la squadra conosce bene il momento – ha replicato il tecnico bianconero -. Siamo rientrati mercoledì, abbiamo fatto subito l’allenamento e la mattina alle dieci eravamo di nuovo in campo, siamo concentrati per uscire da questa situazione non bella. In questi momenti sembra che la squadra non sia unita, ma non è così, dobbiamo rimanere compatti e superare le difficoltà insieme, fare un passo alla volta a cominciare dal derby. I nostri obiettivi sono sempre gli stessi, ora siamo in ritardo in campionato e stiamo pagando la settimana da Salerno a Monza, che ci sta penalizzando in classifica. Abbiamo il tempo per recuperare, ma dobbiamo iniziare subito”.

Juric ci crede: “Questa volta vogliamo vincere il derby”

“L’anno scorso abbiamo sfiorato la vittoria, questa volta la vogliamo – ha ringhiato Juric -. Questo gruppo merita una grande vittoria: per statistiche, per come siamo cresciuti, per come stiamo facendo, ci meritiamo una grande soddisfazione e questa partita ce la può portare. È sempre mancata quella cosa che ti porta entusiasmo totale anche nei nostri cuori: vogliamo fare una grande partita, proveremo a fare una grande vittoria, anche se non è un crocevia che può cambiare tutto in positivo o negativo. Abbiamo sfiorato grandi risultati, ci meritiamo una grande soddisfazione”.

Torino-Juventus, le formazioni: Kean titolare, Milik in panchina 

La parola passa al campo, con due squadre decise a combattersi senza esclusione di colpi. Allegri, costretto nuovamente a fare a meno di Di Maria per l’ennesimo infortunio muscolare, tornerà al 3-5-2, anche per non trovarsi in inferiorità numerica in mezzo al campo, contro un Toro che giocherà uomo su uomo sin dall’inizio. In difesa, davanti a Szczesny, linea a 3 con Danilo, Bremer e Alex Sandro, con Cuadrado, McKennie, Locatelli, Rabiot e Kostic a centrocampo e la coppia Vlahovic-Kean in attacco, con Milik nuovamente in panchina (anche ad Haifa è entrato solo per sostituire Di Maria). Il Toro risponderà con il consueto 3-4-2-1 con Milinkovic-Savic tra i pali, Djidji, Schuurs e Rodriguez nel reparto arretrato, Aina, Lukic, Linetty e Lazaro in mediana, Miranchuk e Radonjic alle spalle di Vlasic, nell’inedito ruolo di falso nove viste le noie muscolari di Sanabria e Pellegri.

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