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Tim, via libera al piano Labriola per lo scorporo della rete

Con l’approvazione all’unanimità del piano Labriola da parte del cda di Tim, la riorganizzazione del gruppo delle tlc con lo scorporo della rete ha fatto un altro passo avanti – Il piano sarà presentato al mercato il prossimo 2 marzo e sottoposto all’assemblea il 7 aprile

Tim, via libera al piano Labriola per lo scorporo della rete

Dopo una riunione durata ben sei ore, il cda di Tim presieduto da Salvatore Rossi, ha dato all’unanimità il via libera al piano del nuovo Ad, Pietro Labriola, che prevede la divisione in due del gruppo e la scorporo della rete. L’ultimo passo per avviare lo scorporo sarà l’approvazione del piano anche da parte dell’assemblea della società, prevista per il 7 aprile, insieme al voto sul bilancio. Prima, il 2 marzo, il piano Labriola sarà presentato al mercato.

A conti fatti l’organizzazione della rete di Tim in una apposita società – che tuttavia resterà in Borsa come l’altra parte del gruppo (quello dei servizi), a differenza di quanto avverrebbe con l’Opa KKR che postula il preventivo delisting del titolo prima della divisione in due – dovrebbe essere cosa fatta entro l’estate in modo da centrare lo scorporo della rete a cavallo tra il 2022 e il 2023, una volta ricevute tutte le autorizzazioni necessarie.

Secondo quanto riferisce “la Repubblica”, il piano Labriola prevederebbe di dividere debiti e dipendenti del gruppo così: 12 miliardi di debito e poco meno della metà dei 43 mila dipendenti andrebbero alla società della rete (NetCo) mentre 10-11 miliardi di debiti andrebbero alla società dei servizi (ServiceCo) che comprenderebbe anche asset quotati come Inwit e Tim Brasil oltre al cloud di Noovle.

Resta sempre l’incognita sull’Opa potenziale di KKR che continua a restare alla finestra mentre Tim, pur non essendosi ancora pronunciata ufficialmente, ha di fatto accantonato l’offerta americana superandola con il riassetto previsto dal piano Labriola. Ma i giochi non sono ancora chiusi e potranno essere meglio definiti quando il Governo, che sarà chiamato ad esprimersi, avrà superato la prova del Quirinale.

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