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Tim-Open Fiber e Carige al test della Borsa

Carige lancia oggi l’aumento di capitale e il bond per uscire dall’emergenza finanziaria ma Piazza Affari guarda soprattutto agli sviluppi dei rapporti tra Tim e Open Fiber sulla rete e attende senza troppa speranza la risposta del Governo italiano alla Ue sulla manovra di bilancio – L’Opec taglia la produzione e il prezzo del petrolio risale

Tim-Open Fiber e Carige al test della Borsa

Inizia senza squilli la settimana finanziaria. L’unica novità di rilievo arriva dal fronte del petrolio. L’Arabia Saudita, di fronte alla caduta dei prezzi, è riuscita a imporre ai partner Opec e alla Russia un taglio della produzione a dicembre. Nel comunicato diffuso al termine dell’incontro ieri si parla di “nuove strategie”. In attesa delle nuove quote l’Arabia Saudita ha annunciato che in dicembre esporterà 500mila barili in meno.

Il Brent rimbalza stamattina a 71,3 dollari il barile (+1,5%, dal -3,6%).

Poco mosse le Borse asiatiche nel giorno d’avvio della conferenza governativa di Singapore che ha offerto al premier cinese Li Kequiang di confermare la volontà di Pechino di aprire l’economia in risposta ai dazi di Trump. I mercati, preoccupati dalla congiuntura debole (per la prima volta nel 2018 la produzione di auto segnerà una flessione in Cina), segnano il passo.

Tokyo +0,1%, indice CSI 300 dei listini di Shanghai e Shenzhen +0,3%, Seul -0,2%, Sidney +0,3%, Mumbai -0,1%.

VENDITE BOOM NEL SINGLE DAY: 30 MILIARDI DI DOLLARI

L’unica nota di ottimismo arriva dai record del “Single’s Day”, la festa dell’e-commerce di Alibaba: oltre 30,3 miliardi di dollari di vendite, molto di più del record di un anno (25,3 miliardi di dollari vendite, 777 milioni di pacchi confezionati), a conferma che il Drago è ormai una grande economia basata sui consumi, non più la fabbrica del mondo. I prodotti più venduti fanno capo a Apple, Xiaomi e gli elettrodomestici Dyson.

Euro debole a 1,131 sul dollaro (ai minimi da agosto 2017) in avvio di una settimana delicata per l’Italia e sul fronte della Brexit.

La giornata, però, potrebbe essere tranquilla, almeno per il mercato del debito: i listini obbligazionari <usa sono fermi perché il America si festeggia il Veteran’s Day.

IL TESORO CHIEDE 5,5 MILIARDI IN TITOLI A 12 MESI

Al centro della scena figura così l’avvio delle aste italiane del Tesoro di metà mese del Tesoro, triste consuetudine di un Paese che deve raccogliere 400 miliardi circa l’anno per far fronte a debiti vecchi e nuovi. Si parte con l’asta dei Bot a 12 mesi (5,5 miliardi). Domani sarà la volta dei titoli a medio-lungo termine: 5,5 miliardi in emissione a 3,7 e 20 anni.

L’attenzione è però rivolta alla lettera che domani partirà da Roma alla volta di Bruxelles. Nonostante l’asserita volontà di trattare con la Ue, la missiva italiana non dovrebbe contenere alcuna variazione degna di nota alla manovra già bocciata dagli organismi comunitari e da tutti i governi dell’Unione: il braccio di ferro sta ufficialmente per iniziare.

Alla Camera proseguono intanto le audizioni sulla Manovra: sono previsti, tra gli altri, Istat, Corte dei conti, Upb, Anci e Confindustria

Oggi l’Istat renderà noti i dati della produzione industriale. Giovedì la Banca d’Italia comunicherà l’aggiornamento del debito pubblico italiano. A Palermo si apre la Conferenza sulla Libia con il presidente del Consiglio Conte.

CARIGE OGGI VARA BOND E AUMENTO

Sul fronte societario prosegue l’esame delle trimestrali. Da seguire in particolare Banca Carige. Il Cda dell’istituto è chiamato ad approvare una manovra in grado di rimettere “inequivocabilmente” (secondo una fonte citata dal Corriere della Sera) la Banca in una situazione a prova di crack. La soluzione consiste nel varo di un finanziamento ponte sotto forma di un bond subordinato (2-300 milioni) emesso sotto lo schermo dello Schema Volontario del Fondo Interbancario così da evitare l’accusa di aiuti di Stato. Oltre ai bond, sottoscritto dai maggiori azionisti, il Cda varerà un aumento di capitale di 400 milioni. La ristrutturazione precederà l’aggregazione con un altro istituto cui sta lavorando l’advisor Ubs.

SETTIMANA CALDA PER TIM-OPEN FIBER

Riflettori accesi su Tim. Il vicepremier Lugi Di Maio ha confermato ieri che il governo ”sta lavorando ad un provvedimento per creare un unico player che consenta la diffusione di Internet e banda larga per tutti”. Già oggi potrebbe essere depositato un emendamento al dl Semplificazioni in cui verranno introdotti incentivi alla rete unica. Prende così forma la cornice per l’integrazione di Open Fiber con l’infrastruttura di Tim. Ma il piano deve fare i conti con i dubbi di Vivendi e dell’ad Amos Genish. Non è esclusa una nuova riunione del cda.

IN ARRIVO I CONTI DI MEDIASET E PIRELLI

In settimana i conti di Mediaset, A2a (martedì) e Pirelli (mercoledì).

Si sta per esaurire invece la stagione dei conti Usa. Sono 13 le società dell’indice S&P 500 a rapporto in settimana. Tra queste spicca WalMart, alla ricerca di conferme dopo aver registrato nel secondo trimestre l’aumento di vendite più consistente del decennio.

Settimana di interventi per i banchieri centrali già impegnati a spiegar le mosse di fine anno, dall’aumento dei tassi Usa alla fine degli acquisti di titoli sul mercato della Bce. Mercoledì parlerà il presidente della Fed Jay Powell assieme ad altri membri del board, fra cui Mary Daly.

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