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Carige: bond da 400 milioni per salvare la banca

Cda riunito e titolo sospeso in Borsa ijn attesa delle comunicazioni sulle misure di rafforzamento patrimoniale: previsto subito un prestito obbligazionario e un successivo aumento di capitale per rimborsare il prestito – In ballo anche il Fondo interbancario in soccorso dell’istituto

Il titolo di Banca Carige è sospeso, ma gli occhi della Borsa sono tutti per l’istituto genovese che oggi pomeriggio comunicherà al mercato le misure di rafforzamento patrimoniale stabilite dal Consiglio di Amministrazione in corso a Genova chiamato anche ad approvare i conti del terzo trimestre.

E’ stata la stessa Carige a richiedere alla Consob “per la sola giornata odierna la sospensione del titolo dalle contrattazioni”. La richiesta – spiega la banca in una nota – è al solo fine di evitare movimenti speculativi anche alla luce delle indiscrezioni riportate da alcuni media”. Le comunicazioni ufficiali sono attese nel pomeriggio.

Secondo le indiscrezioni, il rafforzamento patrimoniale avverrà in due fasi: la prima riguarda un prestito obbligazionario fino a 400 milioni, la seconda – che sarà realizzata entro il mese di aprile – si concretizzerà invece in un aumento di capitale sempre da 400 milioni sottoscritto da un intermediario e poi offerto agli azionisti e ai titolari delle obbligazioni stesse.

In parole povere, il prestito servirà a far arrivare in fretta la liquidità necessaria. Per il rimborsare il bond per cassa o con azioni si userà poi lo strumento della ricapitalizzazione. Rimanendo sul prestito obbligazionario, dato che i soci forti non potranno far fronte all’intero importo, si prevede il ricorso al Fondo di garanzia interbancario: saranno quindi le altre banche a mettere gran parte della somma, anche se il via libera da parte del Consiglio del Fondo – che si riunirà oggi alle 12.00 – è ancora in dubbio. Nel dettaglio, secondo Milano Finanza, sarà emessa un’obbligazione At1 compresa tra 300 e 400 milioni di euro per riportare il total capital ratio entro fine dicembre sopra al livello minimo chiesto dalla Vigilanza Bce: il Fondo di garanzia interbancario dovrebbe garantire per circa 300 milioni, mentre i restanti 100 saranno a carico dei grandi azionisti di Carige.

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