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Tim, Elliott presenta i 10 nomi, Vivendi va in Tribunale

Si inasprisce la battaglia e il titolo Telecom Italia scatta in Borsa. Scambio di accuse tra Cda e Collegio Sindacale: “Decisione errata e particolarmente grave” secondo Vivendi. “Ci siamo mossi nell’interesse di tutti gli azionisti” la replica dei sindaci. Elliott presenta ufficialmente i suoi 10 nomi per il Cda. E Corcos (Assogestioni) : “Serve un cambio di governance”

Tim, Elliott presenta i 10 nomi, Vivendi va in Tribunale

La sfida su Tim si arricchisce di nuovi colpi di scena, l’ultimo dei quali – in ordine di tempo – lo ha sferrato il Consiglio d’amministrazione della società telefonica. Per quanto dimissionario, ma ancora in carica per la gestione ordinaria, il Cda di Tim ha respinto a maggioranza (i consiglieri di Vivendi) la decisione del collegio sindacale di integrare l’ordine del giorno dell’assemblea del 24 aprile con la richiesta presentata dal Fondo Elliott di revoca dei 6 consiglieri espressione del socio francese e integrazione del consiglio con 6 nuovi indipendenti. Il comunicato emanato lunedì sera tardi parla chiaro e “ritiene di intraprendere ogni azione legale a tutela dei diritti e degli interessi di tutti i soci e della Società”. Il che, tradotto, significa appellarsi al Tribunale di Milano per ottenere che decida chi ha ragione o torto tra i due duellanti e stabilisca se, il 24 aprile, l’assemblea dei soci di Telecom Italia dovrà pronunciarsi sulla revoca dei consiglieri come vorrebbe il fondo di Paul Singer oppure no, come invece vorrebbe Vincent Bolloré che ha spostato il confronto nella riunione del 4 maggio. Una lotta contro il tempo visto che il ricorso dovrebbe essere presentato oggi martedì, ad appena 14 giorni dalla fatidica data assembleare. La stessa Vivendi sta valutando se ricorrere direttamente.

Una spaccatura verticale così netta tra il consiglio d’amministrazione e il collegio sindacale non si era ancora vista nella lunga e travagliata storia di Telecom Italia. Si sono invece già sperimentate lunghe e defatiganti battaglie legali con danno per la società e per gli azionisti, soprattutto i piccoli. Vivendi, tramite i consiglieri di maggioranza, definisce “errata e particolarmente grave” la decisione dei sindaci; “conferma  il superamento della richiesta di integrazione dell’Odg dell’assemblea del 24 aprile 2018  e la validità della convocazione dell’assemblea di Tim per il 4 maggio”. Alla decisione si sono opposti i consiglieri di minoranza Assogestioni (Borsani, Calvosa, Cornelli, Frigerio e Vivarelli).

Ed ecco la risposta del collegio sindacale che “ribadisce di essersi mosso, oggi come in passato, solo ed esclusivamente nell’ottica di dar corso con scrupolo e serietà ai propri compiti e alla propria funzione di vigilanza sul rispetto delle norme di legge, regolamentari e statutarie e sempre con l’obiettivo di una tutela dell’interesse di tutti gli azionisti, singoli o qualificati, e degli stakeholders in generale“.

PRESENTATI I 10 NOMI DI ELLIOTT

Si va comunque avanti e la battaglia eccita la Borsa dove proseguono gli acquisti sul titolo Telecom Italia, in testa al FTSE Mib con un rialzo del 2,32% (0,874 euro) alle 10:24. A muovere gli investitori sono le prospettive di nuove impennate anche per via degli acquisti che Cdp ha in corso per presentarsi alle assemblee con il 5% del capitale, come annunciato. Anche Elliott ha annunciato alla Sec lunedì di aver rastrellato il 13,7% tra capitale ordinario e opzioni put e call e, al termine di una lunga giornata nella quale Assogestioni ha chiarito che non presenterà alcuna lista e molti fondi si sono già apertamente pronunciati a favore del Fondo Usa, Elliott ha confermato i suoi 10 nomi – anticipati da indiscrezioni nei giorni scorsi – per l’assemblea del 4 maggio:  confermati i primi sei nomi già indicati per l’assemblea del 24 (Fulvio Conti, Massimo Ferrari, Paola Giannotti De Ponti, Luigi Gubitosi, Dante Roscini e Rocco Sabelli), gli altri 4 nomi sono Alfredo Altavilla (Fca, stretto collaboratore di Sergio Marchionne), Paola Bonomo (ex Vodafone e Facebook, ora nel Cda Axa come indipendente), Lucia Morselli (ex Ad Telepiù ora nei consigli Luxottica e Snam) e Maria Elena Cappello (consigliere in Saipem, A2A e Cdp) che rappresenta un nuovo ingresso rispetto alle indiscrezioni circolate. Tutti, precisa la nota di Tim, si dichiarano indipendenti.

E CORCOS SI SCHIERA CON IL FONDO USA

A spiegare la posizione di Assogestioni è intervenuto il presidente, Tommaso Corcos (Ad di Eurizon), sollecitato dai giornalisti a margine del Salone del Risparmio a Milano. All’interno dell’azionariato di Telecom “chiaramente c’è una lotta – ha risposto – era giusto che il nostro ruolo fosse quello della difesa degli interessi dei sottoscrittori e, in questo momento, questo interesse fa propendere per un cambio della governance”. “E’ stato facile non presentare una lista – ha proseguito – perché tutti sapevamo che migliorare la governance dell’azienda era un obbligo. Per cui ci siamo mossi pensando che il nostro contributo fosse quello”.

Per leggere i documenti messi a disposizione in vista delle assemblee Telecom Italia 2018, cliccare qui

Per leggere i documenti del Fondo Elliott su TransformingTim, cliccare qui

 (Aggiornato alle 13:58 di martedì 10 aprile)

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