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Tim e Gedi vendono Persidera per 240 milioni

Gli acquirenti sono F2i ed EI Towers – La società sarà divisa in due parti: una rimarrà titolare delle 5 frequenze del digitale terrestre, relativi contratti attivi e personale e un’altra nella quale confluirà l’intera infrastruttura di rete e il relativo personale

Tim e Gedi vendono Persidera per 240 milioni

Tim vende Persidera. Il gruppo di tlc e Gedi hanno siglato un’intesa vincolante con F2i ed EI Towers per la cessione delle partecipazioni nella società, pari rispettivamente al 70% e al 30% del capitale, “sulla base di un Enterprise Value pari ad 240 milioni di euro”. È quanto si legge in una nota di Telecom.

Il closing dell’operazione dovrebbe arrivare nell’ultimo trimestre 2019. Per allora, è prevista la scissione di Persidera in due parti: una rimarrà titolare delle 5 frequenze del digitale terrestre, relativi contratti attivi e personale e un’altra nella quale confluirà l’intera infrastruttura di rete e il relativo personale. F2i acquisirà l’intero capitale della nuova Persidera mentre EI Towers acquisirà il 100% della nuova società di infrastruttura di rete.

L’impatto complessivo atteso sulla riduzione della PFN del gruppo nel 2019, continua Tim, è pari a circa 160 milioni, importo che comprende il corrispettivo da incassare al closing per la partecipazione del 70%, i dividendi distribuiti dalla società e l’effetto del deconsolidamento del debito Persidera.

Tim inoltre fa sapere che la controllata Sparkle ha lanciato, insieme a Telekom Slovenije, un nuovo collegamento in fibra ottica transfrontaliero che collega direttamente Lubiana con Milano attraverso un percorso breve e alternativo dai Balcani, con opzioni di accesso da Lubiana, Sofia e Istanbul a Milano e ad altri importanti hub dell’Europa occidentale.

“Siamo orgogliosi della collaborazione con Telekom Slovenije che ha portato alla realizzazione di questo percorso terrestre dalla Turchia ai principali ecosistemi dell’Europa occidentale attraverso i Balcani – ha detto Mario Di Mauro, amministratore delegato di Sparkle – La regione dei Balcani è oggi un territorio estremamente interessante per i cavi internazionali e prevediamo che la nuova rotta attiri operatori balcanici e del Medio Oriente alla ricerca di un accesso rapido e affidabile all’Europa”.

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